Respinge le accuse il 71enne imprenditore trevigiano
RIZZATO: "SONO INNOCENTE"
Rinviato a giudizio a Udine per tentata estorsione
TREVISO – (gp) Elvio Rizzato non ci sta. Il 71enne di Treviso, legale rappresentante della Rizzato srl rinviato a giudizio dal gip del tribunale di Udine Paolo Milocco per tentata estorsione, respinge le accuse e affida al suo legale, l'avvocato Stefano Pietrobon, le sue dichiarazioni d'innocenza. “Il signor Rizzato si trova suo malgrado coinvolto in questa vicenda a causa dello sconsiderato comportamento di alcuni soggetti con i quali il mio assistito non ha nulla a che spartire – afferma l'avvocato Pietrobon - Egli, d’altra parte, non aveva alcun motivo per porre in essere le condotte che gli vengono attribuite. L’iniziativa della Procura di Udine - continua il legale di Rizzato - ha spiacevolmente sorpreso ma non turbato il signor Rizzato che dimostrerà agevolmente l’inconsistenza dell’accusa formulata nei suoi confronti”. Assieme a Elvio Rizzato, erano stati mandati a processo (prima udienza il 18 ottobre) anche i suoi tre “emissari”, secondo l'accusa, ovvero Daniele Urso, 38 anni di Martellago, Marco Seriso, 40 anni di Mestre, e Alessandro Gotti, 52 anni di Trieste. La procura di Udine sostiene che Rizzato, il 12 e il 13 marzo 2009, avrebbe mandato gli altri tre imputati dall'amministratore della fallita Autofriulana srl per indurlo a consegnare 400 mila euro alla Rizzato spa, a fronte di un credito di 365 mila euro. Urso, Seriso e Gotti si sarebbero recati sul posto con una Jaguar messa a disposizione proprio da Rizzato e avrebbero cercato di intimorirlo rivolgendosi a una collega e minacciando, in caso di mancato pagamento, di risolvere le cose alla loro maniera. A quel punto il friulano si sarebbe rivolto ai carabinieri di Latisana facendo venire a galla la vicenda dalla quale Rizzato si dichiara estraneo e pronto a dimostrarlo in tribunale.