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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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IL PIAVE MORMORAVA... INTERVISTA A GIOVANNI GIUSTO


Spettacolo di Teatro – canzone nella sua massima espressione, “Il Piave mormorava” affronta un tema di forte impatto sociale e culturale come quello della Prima Guerra Mondiale, attraverso la fusione di testi, musica, monologhi e recitazione. Nel novantesimo anniversario della fine di un massacro che costò la vita a venti milioni di persone (1918 – 2008), questa rappresentazione di grande tensione emotiva ci invita a riflettere sull’assurdo dramma della guerra, ribadendo il suo messaggio di pace.
Giovanni Giusto con la sua chitarra, gli attori del TEATRO DEI PAZZI con la loro esperienza evocativa e il Coro Monte Peralba creano sul palco de “Il Piave mormorava” una miscela insolita e di grande forza espressiva. Un gruppo affiatato, unito, oltre che da una vita vissuta per destino in simbiosi con il Piave, anche dall’amore per la musica e dalla medesima ricerca delle radici culturali della propria terra.
Semplici gli elementi del racconto: il teatro e la musica della tradizione, un fiume - il Piave - e la lunga linea del fronte, fatta di trincee e filo spinato, che taglia in due la storia. La voce del Piave - interpretata da Giovanni Giusto – offre la sua testimonianza sulla tragedia immane di migliaia di famiglie, costrette ad abbandonare la propria casa, gli affetti e ogni certezza, per sfuggire all’invasione dell’esercito asburgico dopo Caporetto.
Il conflitto viene visto attraverso le vicende di un ristretto gruppo di giovani donne e uomini. Le loro vicende quotidiane, che si muovono entro un piccolo orizzonte riflesso nelle acque del Piave, appaiono di colpo spezzate dalla guerra, strette d’assedio dalla morte, insidiate dalla paura. Nella brutalità degli eventi, la narrazione dedica uno sguardo affettuoso e sorridente ai protagonisti e trova la chiave di volta per parlare di pace. Il dramma della guerra offre così l’occasione per sottolineare la forza della vita che non si arrende mai e si fa strada attraverso l’amore, l’amicizia e la nascita di un bimbo, come segno forte della speranza nel futuro.

Lo Scrittore: ERNESTO SFRISO
Veneziano di formazione e attività, oriundo chioggiotto, attivo a Mestre in diverse iniziative culturali, Ernesto Sfriso è noto autore teatrale e accorato narratore dell'animo umano. Nel suo percorso intellettuale, l’ originaria passione per il teatro si mescola alla narrazione epica, al gusto per l’ espressività e la profondità linguistica, trovando nella rivisitazione di storie e tradizioni popolari occasioni per un raccontare sentito e vivo. Numerosi i riconoscimenti ottenuti e le pubblicazioni al suo attivo.

L’Artista: GIOVANNI GIUSTO
Nato a San Donà di Piave, dopo gli studi musicali si trasferisce a Milano dove incide diversi dischi come cantautore con Dig it, Virgin, Wea, Bianco&Nero. Partecipa a manifestazioni televisive come Festivalbar e Cantagiro, Costanzo Show, Superclassifica ecc., effettuando numerosi passaggi televisivi su emittenti nazionali e regionali.
Ritorna in Veneto, dove fonda il suo studio di registrazione. Qui ospita noti artisti conosciuti nell’ambito della Nazionale Italiana Cantanti, con cui tuttora collabora per la divulgazione delle iniziative benefiche.
Nei primi anni ’90 si avvicina al teatro, frequentando il C.T.R. di Venezia; da qui approda al Tag Teatro diretto da Carlo Boso, che gli trasmette la passione per la Commedia dell’Arte, e intraprende tournée in diversi paesi tra cui Francia, Germania e Inghilterra.
Da questa esperienza trae nuova linfa la sua vena creativa: fonda il Teatro dei Pazzi di San Donà di Piave, di cui ha curato fino ad oggi tutte le messe in scena come autore e regista. Il primo canovaccio, “Gli Stratagemmi di Arlecchino”, ottiene un grande successo di pubblico, suscitando la curiosità della Live Music di Zurigo, che ne cura la distribuzione europea. I numerosi impegni lo portano ad abbracciare l’attività registica a tempo pieno, in cui confluiscono tutte le esperienze maturate in campo musicale, televisivo e teatrale.
Ottiene riconoscimenti con fortunati spettacoli come “Il Pinocchio dei Pazzi”, “Veci Se Nasse”, “Le Donne Curiose”. Intraprende un percorso artistico basato sulla Commedia dell’Arte e sulle tradizioni venete, con spettacoli sulla memoria storica e la valorizzazione del patrimonio letterario di poeti veneti, attraverso l’abbinamento con la danza e la musica.
Oltre all’allestimento di spettacoli musicali, prosa, balletto, opera, assume la direzione artistica per vari Comuni del Veneziano, promuovendo l’attività teatrale con rassegne nazionali, amatoriali, Teatro – Ragazzi e laboratori scolastici.
Alla composizione di musiche per il teatro, si affiancano spettacoli di teatro – canzone come “La Buona Novella” di Fabrizio De Andrè, che da qualche anno mette in scena in teatri e chiese. Con “Il Piave mormorava” continua a trasmettere il messaggio di Pace che caratterizza il suo percorso artistico personale.

Il Regista: MIRKO ARTUSO
Di origini trevigiane, inizia la sua attività di attore - narratore nel 1987, presso la compagnia Laboratorio Teatro Settimo di Torino. Si forma lavorando in stretta collaborazione con attori come Laura Curino, Marco Paolini e Eugenio Allegri.
La sua ricerca artistica si basa sul continuo confronto tra il linguaggio poetico del teatro e l’interpretazione della realtà e dei luoghi in cui si manifesta.
E’ ideatore e regista di progetti teatrali e performance multimediali: ricordiamo il Progetto T&H (progetti teatrali tra disagio e sociale), nell’ambito del quale ha messo in scena, tra gli altri, I Magnifici Quattro (1999), Un’Odissea (2002) e Romeo e Giulietta (2005).
Conduce, per OperaEstate Festival Veneto, il progetto triennale sulla Prima Guerra Mondiale, realizzando gli spettacoli “La Grande Guerra” (2004) e “In questo Paese offeso, profugo” (2005).

CORO MONTE PERALBA
Fondato nel 1967, ha assunto con il tempo una propria identità artistica e culturale, riconosciuta anche all'estero.
Cantare e raccontare: l’essenza del Coro Monte Peralba sta in questo binomio.
Il repertorio si allarga progressivamente alla ricerca di nuove proposte, basandosi su una ricerca linguistica legata alle tradizioni venete.
Lo stile comunicativo e la base organizzativa sono ormai consolidati. La prima tournée in Germania nasce dall'esigenza di potenziare i legami con i veneti emigrati e, nello stesso tempo, è frutto del successo ottenuto dalla prima incisione.
Le tournée europee diventano una delle attività più incisive del Coro Monte Peralba: occasioni di confronto, di riflessione, di ricerca e scoperta del ricco patrimonio della storia e della cultura europea. Negli anni, si susseguono brillanti successi e qualche momento drammatico, come la visita al campo di concentramento di Dachau, quando il Coro non ebbe la forza di cantare.
Per aver voluto dar voce a differenti linguaggi, promuovendo la tolleranza e la solidarietà tra i popoli, il Coro è stato ricevuto nella sede del Parlamento Europeo.
A 40 anni dalla sua fondazione, il Coro del Monte Peralba, sotto la direzione del grande maestro Leandro Camerotto, continua a farsi portavoce del medesimo messaggio di pace: una storia che viene da lontano, come il fiume che nasce dal Monte Peralba e corre verso il mare, convinto che, senza il suo apporto, esso non potrebbe reggere il sogno di chi ha altri orizzonti da scoprire.