APARTHEID PALESTINESE? CON ETIMOS LA RISPOSTA DEL MICROCREDITO
Aumentano le iniziative riguardo l'economia solidale.
Le polemiche scoppiate a Durban, alla Conferenza Onu sul razzismo, non alleviano le difficoltà concrete e quotidiane del popolo palestinese. La realtà infatti è quella di una vera e propria segregazione della popolazione, paragonabile ad una condizione di apartheid: sono più di 150.000 gli abitanti dei Territori Autonomi Palestinesi ai quali l’esercito israeliano impedisce di lasciare le proprie case, i propri villaggi, di recarsi al lavoro, di andare a scuola, di condurre una vita normale. Ne consegue per molte famiglie una tragica condizione economica, al limite della sopravvivenza. Secondo l’Ufficio Palestinese di Statistica (Pcbs), il tasso di disoccupazione causato nella maggior parte di queste comunità dal blocco israeliano varia tra il 35 e il 60%.
E’ in questo contesto che il microcredito gioca un ruolo fondamentale, e lo fa puntando soprattutto sulle donne, con i progetti sostenuti dal Consorzio Etimos (forte della sua esperienza nel campo della microfinanza in Italia e nei Sud del mondo) in collaborazione con alcune associazioni palestinesi.
Hassna è una di queste donne: ha 35 anni e tre figli da mantenere. E può riuscirci proprio grazie al microcredito. Il Parc (un’organizzazione attiva nel settore agricolo e capillarmente diffusa in tutta la Palestina) promuove piccoli prestiti in collaborazione con i Club delle donne di villaggio (dalle 200.000 lire ai due milioni) che permettono di gestire, in questo momento di grave crisi, un’economia familiare di sussistenza: dalla produzione di miele, frutta e cuscus all’allevamento di polli, conigli e pecore.
L’economia solidale aiuta anche Ismail, studente dell’ultimo anno all’università di Bir Zeit. La sua famiglia non è più in grado di pagare le tasse universitarie: se Ismail riuscirà a proseguire e concludere gli studi, sarà grazie ad un prestito d’onore.
Sono soltanto due storie, tra le molte, di un conflitto logorante e senza fine. Etimos, assieme a due organizzazioni palestinesi, Parc e UPMRC, ha avviato la costituzione di fondi di garanzia e prestito. Grazie a questi verrà sostenuta e promossa la nascita di piccole attività di economia familiare, e l’erogazione di prestiti d’onore agli studenti in gravi difficoltà economiche.
Chi volesse sostenere questi programmi di microcredito può sottoscrivere i Certificati di deposito Etimos presso Banca Etica: sarà così possibile ridurre il tasso d’interesse applicato e creare un fondo di garanzia per coprire eventuali difficoltà incontrate nei rimborsi.