I MIGLIORI CLASSIFICATI DELLE RASSEGNE D'ARCHI DI VITORIO VENETO
Infondono fiducia sul futuro della musica italiana.
Un concerto degno dei migliori palcoscenici italiani (e non solo), quello proposto ieri (venerdì 7 settembre) sera dai migliori classificati delle Rassegna Nazionali d'Archi per studenti "Mario Benvenuti", abbinate al Concorso Nazionale Biennale di Violino "Premio Città di Vittorio Veneto".
Sul palco del Teatro del Seminario Vescovile si sono esibiti in sette e da quanto ascoltato pare che il livello di preparazione degli studenti italiani sia davvero alto. Impressionano particolarmente i più giovani, come il professionale Francesco Gilardi di Torino, undicenne, primo classificato con menzione speciale di merito che, accompagnato da Roberto Arosio, partecipa emotivamente al Concerto di Mozart (K 219) che esegue a memoria e con grande dominio tecnico, muovendosi sul palco con disinvoltura e serietà . Notevole anche la prova di Miriam Prandi di Mantova, anche lei di 11 anni, prima classificata nella sua categoria di studenti di violoncello: accompagnata al pianoforte dal padre, Aldo Prandi, esegue il primo tempo del complesso Concerto in do maggiore di Haydn, facendo diventare "grande" il suono del suo strumento, ancora di dimensioni ridotte, adeguate alla sua età .
Il più giovane di tutti è Jacopo Cacciamani, 9 anni di Corridonia, che sul palco ci sta come un musicista di lunga esperienza ed esegue con grande intuizione ritmica ed espressiva la cadenza del Concertino di H.Millies proposto (con accompagnamento di Rosalba Larapresentazione). Stefano Cerrato, tredicenne di Asti, è accompagnato al pianoforte dalla madre Elena Enrico per il I tempo del Concerto Op.49 di Kabalewski, ricco di insidie per l'esecutore. Stefano non solo le supera, ma le affronta con la consapevolezza e la serenità di chi "la sa lunga". Impressionante anche il piglio di Sergio Marrini, 17 anni di Gavello (Ro), nella sua interpretazione della "Danze popolari rumene " di Bartok, "impeccabile" è la parola più adatta per definire la prova del violinista. Termine che ben si confà anche all'esibizione del rodigino Luigi Mazzucato, 22 anni - il più "vecchio" del premiati - che ha proposto "Intermezzo" di Rota con grande autorevolezza, suoni poderosi e sfumature di grande classe (al pianoforte: Mari Fujino). Ha concluso il prezioso programma Pierluigi Sanarica, 18 anni di Lecce, con le impegnative "Variazioni su un tema rococò" di Tschaikowskji accompagnato al pianoforte da Roberto Arosio (pianista ufficiale della manifestazione), dando prova esaltante di capacità interpretative.
Molti applausi per tutti. Lunghi, meritati e sentiti. Ed augurali per la loro carriera artistica.