
Dopo cinque ore di camera di consiglio i giudici hanno condannato i cavatori coinvolti nella vicenda delle tangenti pagate al funzionario regionale Michele Ginevra. L'accusa è stata però derubricata da corruzione reiterata e continuata a corruzione impropria, alleggerendo di fatto la posizione dei
re della ghiaia di Treviso. Un anno e quattro mesi a testa per
Roberto Grigolin,
Giorgio Montesel e
Antonio Balbinot, 11 mesi invece per
Daniele Montesel. Sanzionate con
64 mila euro di multa le aziende
Superbeton,
Postumia Inerti,
Fornaci Grigolin,
Nervesa Inerti, Ghiaia di Colfosco e
Balbinot Antonio. Nessuna sospensione per le licenze di escavazione, nessuna interdizione dai pubblici uffici, nessuna sanzione milionaria e nessuna condanna pesante, come richiesto dal pm Antonio De Lorenzi.
Mance più che
mazzette quelle pagate a Michele Ginevra, l'ex responsabile della Direzione per la geologia e il ciclo delle acque della Regione Veneto, scoperto nel 2002 con in tasca 17 mila euro ceduti da un imprenditore in cambio di favori. Ginevra, deceduto nel febbraio del 2007, confessò poi tutto, dicendo di aver ricevuto tangenti per dieci anni, dal 1992, dagli imputati per garantire loro la concessione delle autorizzazioni a scavare.