Avevano rapinato una prostituta a Fano e sono stati arrestati sabato scorso dagli agenti della Polfer, di fronte alla stazione ferroviaria di Treviso. Sono finiti in manette per rapina a mano armata una giovane coppia di dominicani, lui 27enne, lei 21enne: lo scorso 20 gennaio i due, con precedenti per sfruttamento della prostituzione, avevano rapinato, una prostituta colombiana ed erano poi fuggiti nella Marca, a Montebelluna dove abita la madre del 27enne caraibico. L'uomo si era presentato alla squillo come cliente ma l'aveva poi aggredita puntandole contro una pistola e l'aveva quindi legata con del nastro adesivo. Immobilizzata la vittima, aveva quindi fatto entrare nell'abitazione anche la compagna per razziare denaro e preziosi alla prostituta, gioielli che la donna dominicana indossava al momento dell'arresto. Pare che la rapina altro non sia che un gesto intimidatorio nei confronti della prostituta colombiana, una sorta di avvertimento. Nel pomeriggio di sabato, nell'ambito dei controlli serrati relativi al G8 di Cison di Valmarino, la giovane coppia è stata fermata dagli agenti della Polfer nei pressi della stazione ferroviaria trevigiana: all'interno della loro auto, una Toyota Celica, sono stati ritrovati sei telefoni cellulari, un piede di porco, alcuni duplicati di chiavi, si presume ottenute in modo truffaldino, di abitazioni in provincia di Treviso e a Fano e due agende che fungevano da libro mastro della prostituzione con numeri di telefono ed indirizzi delle squillo, annunci, proventi e quant'altro. Ora entrambi si trovano agli arresti presso il carcere di Santa Bona.
