TRANS RAPINATI A SPRESIANO, LA VERITA' DEGLI ARRESTATI
All'interrogatorio la versione dei due marocchini non combacia con quella dei due viados

Si sono giustificati così Mohammed Nabil El Metmour, 29enne di Montebelluna, e Omar Saoud, 23 anni di Crocetta del Montello, i due marocchini finiti in manette con l'accusa di aver rapinato e picchiato due viados nel loro appartamento di Spresiano. Interrogati dal gip Gianluigi Zulian i due extracomunitari hanno fornito una versione dei fatti che poco ha a che vedere con la denuncia presentata dalle vittime. Secondo i due trans, un argentino di 24 anni e un peruviano di 23, i due marocchini sarebbero entrati nel loro appartamento, li avrebbero picchiati per poi fuggire con un computer portatile, due cellulari e alcuni contanti. Una vera e propria rapina sembrerebbe. Ma agli inquirenti i due hanno raccontato di non aver preso denaro, fatto vero e accertato, e soprattutto di non aver fatto irruzione nell'appartamento. Hanno ammesso di aver preso computer e cellulari, ma solo perchè i due trans si erano rifiutati di restituire loro i soldi pagati in anticipo per una prestazione mai avvenuta proprio perchè i marocchini credevano di essersi appartati con due donne e non con due uomini. Al loro rifiuto è seguita una piccola rissa in cui non solo i trans hanno rimediato qualche contusione.