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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

SCRITTE E DANNI AL MONUMENTO AI MARTIRI DELLA GUERRA

Accade a Conegliano, gesto di matrice politica: indaga la Polizia


“Tito assassino, 10 febbraio giornata delle foibe”: questa scritta di vernice spray di colore nero corredato da altri simboli nazi-fascisti tra cui un fascio littorio sono comparsi nella notte tra sabato e domenica a Conegliano presso il monumento dedicato ai “Martiri cecoslovacchi della II guerra mondiale”. A denunciare il fatto alcuni giovani che si sono presentati presso gli uffici della Polizia locale con alcune parti della lapide mandata in frantumi dai vandali. Sul gesto, di chiara matrice politica, indaga il Commissariato di Conegliano.
Era il 25 giugno del 2008 quando, per commemorare i 15 cecoslovacchi giustiziati a Conegliano nella corso della Prima Guerra Mondiale, in via Martiri Cecoslovacchi, si era tenuto un picchetto d'onore composto dai militari del I FOD di Vittorio Veneto e da 40 militari della scuola militare della Repubblica Ceca di Moravska Trcbova."Era stata una cerimonia molto partecipata, alla presenza degli allievi della scuola militare della Repubblica Ceca di Moravska Trcbova, venuti in visita nei luoghi del medio e basso Piave (dove combatterono i legionari cecoslovacchi citati nel “Bollettino Diaz”) in occasione del novantesimo anniversario della battaglia del solstizio (15-21 giugno 1918) - afferma il sindaco, Alberto Maniero - con la posa di una corona d'alloro avevamo voluto commemorare i loro 15 connazionali giustiziati dal Comando austriaco nel 1918 nella piazza d’Armi della caserma Vittorio Emanuele II, poi demolita".
Ieri invece la macabra scoperta da parte di un agente della Polizia Locale di Conegliano. Nel medesimo luogo in cui si era svolta quella cerimonia, i resti della lapide intitolata ai Martiri Cecoslovacchi fatta a pezzi. Sul muro anche scritte di natura nazi-fascista. "Si è trattato di un atto di grande inciviltà, dettato da una profonda ignoranza e dalla mancanza di rispetto nei confronti di coloro che sono morti per un ideale e verso la nostra comunità che ha celebrato e continua a celebrare quei martiri - continua il sindaco, Alberto Maniero - condanniamo profondamente quanto accaduto e tutti gli atti che con diversi fini vogliono cancellare la memoria. Crediamo invece profondamente nel valore che hanno questi simboli e nelle cerimonie che li valorizzano, soprattutto rispetto alle giovani generazioni. Auspichiamo che i responsabili del grave gesto vengano individuati al più presto".    
La lapide era stata deposta nella via intitolata ai martiri cecoslovacchi il 17 novembre 1991 in una cerimonia ufficiale alla presenza del console cecoslovacco a Venezia, Milan Sebik, del sindaco Flavio Silvestrin e dell’allora vescovo della Diocesi, Eugenio Ravignani. L’istituzione della denominazione di via Martiri Cecoslovacchi tra via XXIV Maggio e viale Friuli, avvenne con votazione unanime del Consiglio Comunale cittadino riunitosi nella seduta del 21 ottobre 1968, sotto la presidenza del sindaco Mario Salvador.