
GIAVERA DEL MONTELLO – (gp) Blitz congiunto della Squadra Mobile di Treviso, Guardia di Finanza di Montebelluna, Vigili del Fuoco e Polizia Locale presso il laboratorio cinese “Confezioni Che Zhadodi” di Giavera del Montello. Uno stabile di 700 metri quadrati immerso nella vegetazione del Montello, che un tempo era adibito all'allevamento di maiali, in cui le forze dell'ordine hanno trovato 17 cittadini cinesi, tra cui 8 clandestini, e tutti senza essere assunti regolarmente dalla ditta. Il bilancio dell'operazione conta anche l'arresto di Zhan Yin Xiu, clandestina di 39 anni per non aver rispettato il decreto di espulsione di cui era munita, e la denuncia della titolare, C.Z., per ingiusto profitto, sfruttamento e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Anche 7 dei cittadini cinesi sono stati

denunciati per non aver presentato i documenti per l'identificazione. Purtroppo l'operazione deve registrare anche un ferito. Si tratta di uno dei lavoratori che per non essere scoperto al lavoro si era rifugiato in uno degli alloggi ricavati nel sottotetto il cui pavimento, proprio per il peso dell'uomo, è crollato facendolo precipitare per 3 metri. L'uomo si trova ricoverato all'ospedale di Montebelluna con diverse fratture. Orari e metodi di lavoro inumani, al limite della schiavitù, e condizioni igieniche precarie hanno costretto ile forze dell'ordine a mettere i sigilli al laboratorio. La ditta di via Porcu a Giavera del Montello sarà anche sottoposto ai controlli della Guardia di Finanza. All'interno dei locali, le cui porte sono rimaste sbarrate per alcuni minuti per permettere di

spegnere le macchine e non essere scoperti al lavoro, gli uomini delle fiamme gialle hanno trovato 6 mila etichette di 20 diversi marchi di abbigliamento, soprattutto di grosse ditte italiane ed estere. Ora si dovranno verificare le commesse per capire se esistano o meno rapporti diretti con i marchi, o se si tratti di capi contraffatti. Gli inquirenti sono giĂ al corrente che sei aziende trevigiane lavoravano con il laboratorio, e sarĂ oggetto di indagine anche la loro posizione. Si tratta di aziende di Cornuda, Arcade, RosĂ , CandelĂą e Paderno del Grappa.
Ai nostri microfoni il commento del comandante della Squadra Mobile di Treviso, il dottor Riccardo Tumminia, e del comandante della Guardia di Finanza di Montebelluna Alessandro Secco.Â