Il Tribunale del Riesame rigetta la richiesta di libertÃ
DA FRE' RESTA AI DOMICILIARI
L'avv. Pietrobon: "Aspetteremo le motivazioni"
VENEZIA – (gp) Il tribunale del Riesame di Venezia ha rigettato la richiesta di revoca della misura cautelare nei confronti di Raoul Da Frè, il 40enne direttore di banca di Breda di Piave accusato di concorso in rapina a mano armata in quanto considerato dagli inquirenti la mente e il basista di una banda di rapinatori smantellata tre settimane fa dai carabinieri di Venezia. I militari dell'Arma avevano stretto le manette ai polsi a 15 persone contestando loro 12 colpi messi a segno in diverse filiali del Triveneto che avrebbero fruttato quasi due milioni di euro. L'ex numero uno della banca Antonveneta di via Sant'Agostino a Treviso, e ora alla direzione della filiale di Susegana, rimane dunque agli arresti domiciliari. Gli inquirenti lo accusano infatti di essere coinvolto in due rapine: quella del 28 aprile 2008 a Vittorio Veneto e quella del 29 giugno 2009 a Conegliano, sempre ai danni di filiali della banca Antonveneta. “Aspetteremo di vedere le motivazioni della sentenza del Riesame – ha dichiarato il legale di Raoul Da Frè, l'avvocato Stefano Pietrobon – Il mio assistito si è sempre dichiarato estraneo ai fatti respingendo tutte le accuse, anche perchè non ha mai lavorato nella filiale di Conegliano dell'Antonveneta e quindi trovo difficile che possa aver pianificato il colpo”. Raoul Da Frè, secondo il verbale di sommarie informazioni rese agli inquirenti, non conoscerebbe nemmeno i rapinatori che hanno messo a segno i due colpi che vengono contestati al direttore di banca. Soltanto un malvivente avrebbe avuto contatti con Da Frè, ma secondo la difesa per motivi ben diversi. A supporto di questa tesi il fatto che il rapinatore avrebbe partecipato a un colpo in una banca di Trento, di cui Da Frè sarebbe completamente all'oscuro.