Tarzo, ai domiciliari Nicolo' Varaschin, 61 anni, il figlio e Ileno Bronzin
BLITZ AL PODERE CONFISCATO, IN SETTE ARRESTATI DAI CARABINIERI
Protesta dell'associazione "per la difesa dei diritti dei cittadini"
TARZO - Violenza privata, danneggiamento aggravato ed ingresso abusivo di un fondo altrui in concorso: questi i reati contestati a sette attivisti dell'associazione “per la difesa dei diritti dei cittadini” (con sede a Caorle) arrestati mercoledì sera dai carabinieri a Tarzo, in un podere della frazione di Prapian. Ai domiciliari sono finiti Nicolo' Varaschin, 61enne di Nervesa ed ex proprietario del terreno, il figlio 34enne Sandro, il presidente dell'associazione che ha sede a Caorle, Ileno Bronzin di 62 anni oltre ad altri quattro attivisti, B.S. un 64enne di Dolo, R.T. un 56enne di Treviso, F.T. un 46enne di Nervesa e G.T. un 62enne di Follina. La vicenda di questo podere di Prapian dura ormai da diversi anni. Nicolo' Varaschin, dopo averne perso la proprietà in seguito ad un fallimento, non si è mai arreso: cinque anni fa per cercare di mantenerne il possesso sistemo' due cavalli all'interno dell'area, acquisita nel frattempo da un'azienda di Villorba che aveva provveduto a piantare alcuni vigneti. La presenza dei due animali ha provocato non pochi problemi ai residenti della zona: gli animali, liberi, si avvicinavano spesso alla strada. Dopo varie ordinanze del sindaco Gianangelo Bof sempre disattese da Varaschin, il Comune aveva emesso un provvedimento con scadenza alla mezzanotte di mercoledì. L'ordinanza costringeva Nicola Varaschin a mettere in sicurezza gli animali: senza un suo intervento gli animali sarebbero stati sedati e trasportati in un maneggio. Mercoledì pomeriggio proprio per scongiurare questo intervento il gruppetto capeggiato da Ilenio Bronzin e l'ex proprietario ha tentato di spostare i due cavalli in una zona recintata del podere. Il tentativo dell'associazione si è però concluso malamente con l'arresto dei sette attivisti.