TRAGEDIA A VITTORIO VENETO: SPARA ALLA MOGLIE E SI UCCIDE

VITTORIO VENETO - Ha freddato con alcune fucilate (almeno tre) al petto la moglie e poi si è ucciso sparandosi un colpo in volto. Omicidio-suicidio a Vittorio Veneto in un'abitazione di via del lavoro, 126. Le vittime sono la 67enne Giacomina Zanchetta ed il 72enne Raffaelo Salvador, ex sottoufficiale dell'aeromautica militare. A trovare i corpi senza vita, nella cucina della loro bifamiliare, è stato il fratello della donna, Claudio Zanchetta e il vicino di casa. La segnalazione ai carabinieri è avvenuta alle 12.30 di oggi. Sul posto i carabinieri di Vittorio Veneto ed il medico legale, Francesco Manglaviti: la morte, secondo i primi risvolti investigativi, risalirebbe alla serata di ieri. Tutto sarebbe nato, stando alle prime informazioni investigative, da un litigio violento tra i coniugi verso le 19, all'ora di cena: la tavola della cucina era infatti pronta per la cena. I vicini di casa hanno riferito di non aver sentito nessun rumore. Sul posto sono giunti anche i figli della coppia, Sabrina (vive a Faenza) e Giovanni, residente in città. Presente sul posto il parroco della parrocchia di Santi Pietro e Paolo: Giacomina Zanchetta era un'assidua fedele e faceva parte del coro. Raffaelo Salvador, nato in Etiopia ad Addis Abeba, era in pensone da 15 anni. Nell'aereonautica militare il 72enne era maresciallo maggiore, addetto ai gruppi elettronici: per anni ha lavorato sul Pizzoc e negli ultimi anni della carriera a Treviso. Sequestrati dai carabinieri due fucili: si verifica la regolarità della detenzione delle armi. Nel pomeriggio arrivato sul posto anche il sindaco Gianantonio Da Re. Raffaelo Salvador sarebbe stato "depresso dopo una recente operazione ad un occhio a causa di una cataratta e nervoso per il timore di star male": a fare questa rivelazione è stato uno dei parenti dell'uomo. I commenti del comandante provinciale Gianfranco Lusito ed il sindaco Gianantonio Da Re.