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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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L'ex ad della società e il commercialista faccia a faccia di fronte al giudice

CASO VELO GROUP: CONFRONTO DAL GIP TRA ROSSINI E PONTAROLO

Evasione fiscale da 10 milioni di euro: Loretta Velo fa da spettatrice


ALTIVOLE – (gp) Loretta Velo torna davanti al gip da donna libera ma soltanto per fare da spettatrice. L'ex numero uno di Velo Group di Altivole finita al centro di un'inchiesta per una frode fiscale da 10 milioni di euro, ha infatti assistito al confronto tra l'ex marito Marco Rossini, 39enne ex amministratore delegato della Velo e dimissionario dalla carica di ad della CMR Industry srl di Candelù, e Maurizio Pontarolo, commercialista di Galliera Veneta. Nel corso di un incidente probatorio di fronte al gip Umberto Donà, i due indagati per la medesima accusa di evasione fiscale in concorso non hanno aggiunto, a differenza di quanto si ipotizzava, elementi ulteriori rispetto a quanto sostenuto dagli inquirenti: Rossini conferma la versione resa nei precedenti interrogatori secondo cui Loretta Velo e il padre Antonio Velo sarebbero stati a conoscenza delle manovre finanziare messe in atto dalla società, mentre Pontarolo afferma di non aver mai avuto rapporti diretti con la famiglia Velo confermando, almeno in parte, che le operazioni della ditta Velo sarebbero servite a gonfiare il fatturato e non a evadere il Fisco. Secondo l'accusa la Velo Group, ricorrendo all'emissione di fatture false e usufruendo di un sistema di società cartiere, avrebbe evaso quasi 10 milioni di euro costituendo una riserva di fondi neri. Al momento dunque non è ancora chiaro chi abbia avuto il ruolo cardine nella vicenda e il grado di eventuali responsabilità a carico di ognuno degli indagati.