TREVISO - Treviso Basket e tutta la Marca si preparano alla settimana decisiva: sabato il Consiglio Federale deciderà sulla richiesta di Treviso Basket di giocare in serie A al posto della ex Benetton Basket. L'avvocato Florenzo Storelli ribadisce quale sarà la linea del club trevigiano. "Puntiamo sulla conclamata serietà, sportiva e imprenditoriale del club, su chi ne fa parte, sulle istituzioni vicine a Treviso Basket, sui presupposti territoriali. La norma di riferimento è il famoso 128 comma 5, finora però mai attuata: quindi non esistono precedenti. Norma quadro di carattere molto generico, che lascia discrezionalità al Consiglio Federale: sono convinto andasse riempita di contenuti, cioè le garanzie, l’affidabilità ecc. In definitiva, in vista di sabato, ribadisco che non abbiamo nulla da nascondere né, di conseguenza, timori di non essere in regola. C’è una società seria, in una piazza storica in Italia, Europa e pure nella Nba, un punto di riferimento importantissimo, che dà garanzie anche per ciò per cui non sarebbe tenuta: mi riesce difficile che un Consiglio Federale autorevole, presieduto da una persona che gode della mia stima più totale, trovi delle scuse e ci dica di no. Il no del Consiglio sabato mi pare francamente un’ipotesi ridotta al lumicino, ma in quel caso non ci fermeremo affatto: chiederemo valutazioni sul giudizio del Consiglio alla Commissione Giudicante Nazionale, alla Corte Federale e all’Alta Corte di Giustizia."
TREVISO - Treviso Basket e tutta la Marca si preparano alla settimana decisiva: sabato il Consiglio Federale deciderà sulla richiesta di Treviso Basket di giocare in serie A al posto della ex Benetton Basket. L'avvocato Florenzo Storelli ribadisce quale sarà la linea del club trevigiano. "Puntiamo sulla conclamata serietà, sportiva e imprenditoriale del club, su chi ne fa parte, sulle istituzioni vicine a Treviso Basket, sui presupposti territoriali. La norma di riferimento è il famoso 128 comma 5, finora però mai attuata: quindi non esistono precedenti. Norma quadro di carattere molto generico, che lascia discrezionalità al Consiglio Federale: sono convinto andasse riempita di contenuti, cioè le garanzie, l’affidabilità ecc. In definitiva, in vista di sabato, ribadisco che non abbiamo nulla da nascondere né, di conseguenza, timori di non essere in regola. C’è una società seria, in una piazza storica in Italia, Europa e pure nella Nba, un punto di riferimento importantissimo, che dà garanzie anche per ciò per cui non sarebbe tenuta: mi riesce difficile che un Consiglio Federale autorevole, presieduto da una persona che gode della mia stima più totale, trovi delle scuse e ci dica di no. Il no del Consiglio sabato mi pare francamente un’ipotesi ridotta al lumicino, ma in quel caso non ci fermeremo affatto: chiederemo valutazioni sul giudizio del Consiglio alla Commissione Giudicante Nazionale, alla Corte Federale e all’Alta Corte di Giustizia." 
