Treviso, arrestato un 39enne di Castagnole, Paolo Bagnasco, sei denunciati
COCAINA ALLA "TREVISO BENE", IN CELLA BOSS ALBANESE ED UN TREVIGIANO
Arjan Xhepnuzi, 31 anni, è al centro di una vasta rete di prostituzione
TREVISO - Un'organizzazione italo-albanese dedita allo spaccio di cocaina e allo sfruttamento della prostituzione è stata sgominata dalla squadra mobile di Treviso. In cella il capo della banda, Arjan Xhepnuzi, un albanese di 31 anni residente a Treviso, e quello che è considerato il suo braccio destro, Paolo Bagnasco, 39enne di Castagnole di Paese. Il trevigiano deve rispondere di spaccio; lo straniero anche di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Otto le abitazioni perquisite dagli agenti a Maserada, Treviso, Silea, Ponzano e Giavera del Montello: tra queste c'è anche quella di un trevigiano di 65 anni che si occupava di accompagnare, per conto del balcanico, alcune lucciole russe sulla Pontebbana.
Il “tassista”, denunciato per favoreggiamento, era incaricato di fare da vedetta: in caso di controlli delle forze dell'ordine le prostitute venivano riaccompagnate a casa. Il filone della droga è però quello più pregnante nell'indagine: l'organizzazione distribuiva alla così detta “Treviso-bene” un vero e proprio fiume di cocaina. L'indagine della squadra mobile è partita nel febbraio scorso dalla denuncia di un ex-componente della banda, un trevigiano di 34 anni. L'uomo era stato pesantemente minacciato dal boss albanese per un debito mai saldato di circa 6mila euro contratto dal trevigiano e da un amico 30enne, morto un anno fa in un tragico incidente stradale.
Bene l'operazione "Estate sicura". Crollano i reati a Treviso (-50%) ed in provincia (-43%), in calo generale i furti (-43% in città e -41% in tutta la Marca) soprattutto quelli in casa che hanno fatto segnare un -8% nel capoluogo e -28% nel territorio trevigiano. Sono lusinghieri i risultati dell'operazione “Estate sicura” della polizia di Treviso presentati dal Questore Carmine Damiano, soddisfatto dei recenti arresti.