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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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L'organizzazione firmata da Fondazione Prada per i 50 anni dalla nascita di Fluxus

SOME LITTLE FLUXUS EVENTS, AL VIA L'ESPOSIZIONE A CA' CORNER

Un'avanguardia di artisti in mostra a Venezia fino al 7 settembre


VENEZIA - Nell’ambito dell’esposizione The Small Utopia. Ars Multiplicata, a cura di Germano Celant, la Fondazione Prada organizza, a cinquant’anni dalla nascita di Fluxus (1962-2012), una serie di eventi a partire da venerdì 31 agosto 2012. Fluxus è la più piccola tra le piccole utopie del Novecento, ma anche quella che ha avuto i padri più prestigiosi, da Erik Satie a Marcel Duchamp, a Tristan Tzara, a Filippo Tommaso Marinetti, a John Cage. È stata ed è un’avanguardia di artisti déraciné provenienti da ogni angolo del mondo, specialisti nella contraddizione, ma fedeli ad una poetica che ha voluto fare dell’arte un’esperienza all’altezza dei desideri della vita corrente perché, come sosteneva Duchamp le spectateur fait l’oeuvre.
Il termine Fluxus nacque nel 1961 a New York, con George Maciunas (1931-1978), ma diventò popolare l’anno dopo, nel 1962, a Wiesbaden, in Germania, con una serie di azioni musicali e di eventi che segnarono la storia dell’arte moderna e in particolare delle performance. Definire Fluxus è definire l’indefinibile, ciò non toglie che la sua poetica abbia per sempre, con Cage soprattutto, cambiato la musica contemporanea e il modo di porsi nei confronti dell’arte. In Fluxus si realizza una duplice alleanza, del verbo con il gesto, della parola con il silenzio, del non-sense con l’assoluta serietà del gioco. Per George Maciunas Fluxus ha rappresentato l’irruzione dell’imprevisto nella vita corrente con l’obiettivo di restituire all’arte il suo antico sogno, di esperienza capace di produrre nuovi legami sociali al di là di ogni forma di potere e di violenza.
Per ricordare questa piccola e ultima utopia del Novecento la Fondazione Prada ha affidato a Gianni-Emilio Simonetti – uno degli artisti italiani che ha fatto parte di Fluxus e che si occupa di musica fin dal 1960 – la riedizione, il più possibile aderente allo spirito del tempo, di un Fluxus Concert, diviso in due parti e di un Fluxdinner. A questo proposito Arthur C. Danto, il decano della filosofia dell’arte negli Stati Uniti, in Unnatural Wonders (2005) ha scritto, “ciò che distingueva Fluxus negli anni ’70 era l’uso del cibo come arte e oggetto di numerose performance”. Com’è nello spirito di Fluxus la direzione di questi eventi è di Simonetti, ma egli si avvarrà dell’aiuto di giovani performer non professionisti: Evelina Carrara, Sara Murrone, Giulia Tacchini, Melissa Sieben e, Andrea Grotto, Gionatan Lassandro, Jacopo Pagin, Giulio Saverio Rossi.

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