L'ex funzionaria della Provincia accusata di abuso d'ufficio e favoreggiamento
CASO AMIDEVI, ANTONELLA MASULLO INDAGATA ASSIEME A PAOLA NICOLI
Chiuse le indagini sulla truffa da 200 mila euro ai disabili sensoriali

TREVISO – (gp) Abuso d'ufficio e favoreggiamento. Queste le accuse mosse contro Antonella Masullo, l'ex funzionaria del settore Servizi Sociali della Provincia di Treviso e ora in servizio all'Ulss 7 ricoprendo il ruolo coordinatrice dell'Osservatorio Politiche Sociali della Regione, finita nell'inchiesta sulla truffa ai danni di disabili sensoriali trevigiani e al Sant'Artemio stesso. Secondo il pm Iuri De Biasi, che ha chiuso le indagini sul caso, la donna avrebbe “coperto” Paola Nicoli, la presidente delle onlus di assistenza disabili Amidevi e Sphera accusata di aver fatto sparire oltre 200 mila euro destinati agli utenti. Denaro pubblico che la Provincia elargiva all'Amidevi per sostenere le spese per i servizi di didattica scolastica integrativa a ragazzi con disabilità sensoriali. L'associazione però, intascati i sussidi, non avrebbe mai fornito quel tipo di assistenza. Diverse le responsabilità delle due indagate (la Nicoli infatti è accusata di truffa) ma entrambe, secondo la Procura, gravi e collegate tra loro. Ad Antonella Masullo viene infatti contestato di aver omesso o di non aver effettuato adeguatamente i controlli necessari sulle note spese presentate da Paola Nicoli (abuso d'ufficio), e poi, una volta partita l'inchiesta, avrebbe indicato all'amica una via d'uscita (favoreggiamento). La seconda accusa riguarda la famosa lettera di scuse, in cui si parla di un errore contabile paventando la restituzione del denaro, che la Nicoli avrebbe scritto prima che scattasse la denuncia ma che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata retrodatata proprio su consiglio e indicazione della Masullo, la quale si sarebbe assunta la colpa di un ritardo nella consegna della stessa.