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Le inziative del Comitato per l'imprenditoria femminile di Treviso
LE IMPRESE IN ROSA REGGONO MEGLIO ALLA CRISI
Meno fallimenti, in percentuale, per le aziende gestite da donne

TREVISO - Sono 18.433 le imprese al femminile in provincia di Treviso, quasi il 22% del totale, e occupano poco meno di 48mila addetti, il 15% di tutti i lavoratori dipendenti della Marca.
La maggior parte delle ditte in rosa operano in agricoltura e nel commercio, seguiti dai servizi alle imprese, in particolare nel settore immobiliare.
Nel comparto dei servizi alla persona, le imprese gestite da donne rappresentano la metà del totale, mentre nel confezionamento di articoli di abbigliamento o in pelle sfiorano il 46%.
La crisi si fa sentire, ma, secondo un'indagine condotta dal Comitato per l'imprenditoria femminile di Treviso, le aziende in rosa falliscono meno, in proporzione, rispetto a quelle maschili.
L'organismo, costituitosi a maggio in seno alla Camera di commercio, sta lavorando a due progetti. Il primo consiste in alcuni mini corsi per formare le imprenditrici sul tema del credito. Il secondo è invece rivolto ai giovani, ragazze ma non solo, con un concorso di idee sul futuro sviluppo della provincia trevigiana, rivolto alle classi degli ultimi due anni delle scuole superiori e agli studenti dei corsi di laurea presenti nella Marca.
A favore dell'imprenditoria femminile, inoltre, è stato riattivato il fondo regionale: due milioni di euro, in tutto il Veneto, per nuove aziende o per progetti di ampliamento e rinnovamento, acquisto di attrezzature, attività di ricerca e innovazione. Risorse di cui le imprenditrici hanno forte esigenza, ribadisce Maria Rosa Battan, presidentessa del Comitato per l'imprenditoria femminile di Treviso.