Interrogato il 41enne finito in manette per aver coltivato marijuana in casa
PERZIANO TORNA LIBERO: PER L'EX RUGBISTA SOLO L'OBBLIGO DI FIRMA
L'avv. Murgia: "Si rischia di macchiare per sempre una persona"

TREVISO – (gp) Ha parlato, ha risposto alle domande del giudice, e ha raccontato la propria versione dei fatti ribadendo di essere totalmente estraneo a qualsiasi attività di spaccio. Leonardo Perziano, ex rugbista trevigiano difeso dall'avvocato Francesco Murgia, dopo l'interrogatorio di convalida di fronte al gip Silvio Maras ha ottenuto la modifica della misura di custodia cautelare, alleggerita dagli arresti domiciliari all'obbligo di firma giornaliero. Dopo aver militato nelle file del Parma, del Casale e del Marchiol Mogliano, oltre che nel Benetton dove ha collezionato 100 presenze vincendo 4 scudetti dal 1991 a 1999, Perziano è finito in manette per aver trasformato il suo appartamento e il garage in una vera e propria serra per la produzione di marijuana. Durante la perquisizione, nella sua abitazione di Santa Maria del Rovere, sono stati infatti trovati oltre 600 grammi di droga: parte erano foglie stese ad essiccare sopra uno stendino della camera da letto, parte era prodotto finito sistemato in vasi, sparsi in tutta la casa. In garage il 41enne aveva invece allestito una stanzetta adibita a serra con tanto di temporizzatore, ventilatore, fertilizzante e luci uva dov'erano già pronte per essere coltivate quattro piantine di marijuana. Ad allertare i militari erano stati alcuni vicini di casa, insospettiti dallo strano odore che proveniva dal garage. Perziano respinge le accuse: “Non ho mai spacciato nulla, la marijuana è soltanto per uso personale”. Circostanza ribadita anche dall'avvocato Murgia: “Perziano è stato chiaro, non c'è stato nessun viavai ma solo una coltivazione a uso personale. Qui si rischia di macchiare per sempre l'immagine di una persona che può aver semplicemente sbagliato”.