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Manolo Innocenti rimarrà in cella 6 anni e 9 mesi, Gesuè Innocenti 2 anni e un mese
LE "BELVE DI MUSANO" TORNANO IN CARCERE: CONDANNA DEFINITIVA
Nel novembre del 2008 avevano seviziato un disabile psichico
TREVIGNANO – (gp) Tornano in carcere le “Belve di Musano”. La Corte di Cassazione ha infatti rigettato il ricorso presentato da Manolo e Gesuè Innocenti, rendendo di fatto definitiva la condanna inflitta ai due fratelli nel dicembre scorso dalla Corte d'Appello di Venezia. Entrambi sono stati raggiunti da un'ordine di carcerazione e sono stati tradotti a Santa Bona: Gesuè Innocenti passerà dietro le sbarre due anni, un mese e dieci giorni mentre il fratello Manolo, per un cumulo pena, dovrà rimanere in cella sei anni e nove mesi. Poco più di un anno fa aveva fatto scalpore la decisione dei giudici veneziani che in appello avevano di fatto dimezzato le condanne ai giostrai che avevano seviziato un disabile psichico nel novembre del 2008 in un garage di Musano di Trevignano. Manolo Innocenti, 36enne di Postioma di Paese, era passato dai 9 anni del primo grado di giudizio ai 5 dell'appello, mentre Gesuè Innocenti, 31enne di Trevignano, si era visto ridurre la pena da 8 anni e 6 mesi a 4 anni e 4 mesi. La quantificazione delle condanne derivava dal fatto che la Corte d'Appello di Venezia, ridimensionando il quadro accusatorio, aveva cancellato l'aggravante della violenza sessuale di gruppo, rimodulato quella di violenza privata e confermato l'assoluzione per il reato di lesioni. Una parte importante per lo sconto di pena l'aveva giocata il risarcimento di 35 mila euro versato dagli imputati alla vittima. Ma i due fratelli, a quel punto, avevano dato avvio a una battaglia giudiziaria legata all'inammissibilità dei video delle sevizie: il ricorso in Cassazione sosteneva che fossero stati riesumati violando le procedure di legge. I giudici romani, verificata la regolarità dell'operato degli inquirenti, ha rigettato l'istanza spedendo i due in carcere per scontare la pena.