TREVISO - Una task force per rispondere a una conseguenza della crisi economica che si è già trasformata in emergenza sociale. E' questa la proposta del candidato sindaco della coalizione Treviso Bene Comune, Giovanni Manildo, dopo che, a distanza di pochi giorni, si sono tolti la vita due imprenditori trevigiani: l'ultima tragedia ieri a Quinto con la morte di Stefano Busato, 47 anni, titolare della "Ebla". “Ci troviamo di fronte a un'emergenza che non può più attendere. E' il momento di agire, chiedendo l'intervento del Comune di Treviso, delle associazioni di categoria e di tutti gli ordini professionali”. Secondo il candidato sindaco per rispondere al grido d'aiuto che si sta levando anche dal territorio della Marca, il Comune di Treviso si dovrà fare promotore di un'unità di crisi che metta insieme, a titolo gratuito, le professionalità in grado di fare fronte al problema: “Il Comune di Treviso non può più attendere: spetta agli amministratori della città, in accordo con ordini professionali e associazioni di categoria, promuovere un'unita di crisi composta da diversi professionisti, legali, psicologi, assistenti sociali, in grado di affrontare concretamente il problema”.
TREVISO - Una task force per rispondere a una conseguenza della crisi economica che si è già trasformata in emergenza sociale. E' questa la proposta del candidato sindaco della coalizione Treviso Bene Comune, Giovanni Manildo, dopo che, a distanza di pochi giorni, si sono tolti la vita due imprenditori trevigiani: l'ultima tragedia ieri a Quinto con la morte di Stefano Busato, 47 anni, titolare della "Ebla". “Ci troviamo di fronte a un'emergenza che non può più attendere. E' il momento di agire, chiedendo l'intervento del Comune di Treviso, delle associazioni di categoria e di tutti gli ordini professionali”. Secondo il candidato sindaco per rispondere al grido d'aiuto che si sta levando anche dal territorio della Marca, il Comune di Treviso si dovrà fare promotore di un'unità di crisi che metta insieme, a titolo gratuito, le professionalità in grado di fare fronte al problema: “Il Comune di Treviso non può più attendere: spetta agli amministratori della città, in accordo con ordini professionali e associazioni di categoria, promuovere un'unita di crisi composta da diversi professionisti, legali, psicologi, assistenti sociali, in grado di affrontare concretamente il problema”.
