L'informatore farmaceutico giudicato colpevole del delitto della bancaria di Marcon
OMICIDIO MANCA: RENZO DEKLEVA CONDANNATO A 20 ANNI E 6 MESI
Il pm aveva chiesto il carcere a vita, i difensori l'assoluzione

VENEZIA – (gp) Vent'anni e sei mesi di reclusione. Questa la condanna inflitta dal gup Marta Paccagnella a Renzo Dekleva, l'informatore farmaceutico di Marcon finito a processo per aver ucciso la moglie Lucia Manca e poi di averne nascosto il cadavere sotto un viadotto a Cogollo del Cengio, nel vicentino. Il pm Francesca Cupri aveva chiesto per il 53enne l'ergastolo con isolamento diurno, nonostante lo sconto di un terzo della pena in virtù del rito abbreviato. Di opposta visione i difensori di Dekleva, gli avvocati Pietro Someda e Stefania De Danieli, che avevano invece chiesto l'assoluzione del loro assistito in quanto non ci sarebbero state prove per decretarne la colpevolezza. Renzo Dekleva, i cui legali hanno già annunciato che aspetteranno il deposito delle motivazioni prima di presentare ricorso in appello, era chiamato a rispondere dei reati di omicidio volontario con l'aggravante del vincolo di parentela, e di occultamento di cadavere. Lucia Manca, impiegata alla filiale Antonveneta di Preganziol, anch'ella 53enne, era scomparsa il 7 luglio 2011: il suo corpo era stato ritrovato ai piedi del viadotto nel vicentino tre mesi più tardi, il 7 ottobre. Per la Procura di Venezia e per i Carabinieri che hanno condotto le indagini sarebbe stato proprio Dekleva ad ammazzare la consorte per poi a tentare di disfarsi della salma gettandola dal ponte.
