S. BIAGIO DI CALLALTA - La Panto spa dichiara fallimento. Ultimo capitolo per l'azienda di serramenti, da tempo in crisi e oberata dai debiti. L'impresa aveva chiesto il concordato preventivo lo scorso 16 gennaio, dopo una lunga e complessa vertenza sindacale, con uno sciopero ad oltranza di alcuni mesi dei dipendenti. Lunedì si sarebbe dovuta tenere la riunione in cui i creditori avrebbero dovuto esprimersi a favore o contro la proposta di concordato: i titolari dell'azienda, invece, hanno giocato d'anticipo ed hannno portato di propria iniziativa i libri in tribunale. Ora verrà nominato un curatore fallimentare e dovrannno essere riformulati gli ammortizzatori sociali per i 31 addetti ancora in capo alla spa, in cassa integrazione straordinaria. Prosegue invece la sua attività la Panto Finestre srl, nuova società (controllata al 70% da un investitore arabo e al 30% d aThomas Panto): la nuova ditta ha affittato dalla vecchia lo stabilimento e, in base agli accordi sindacali, riassumerà progressivamente 85 degli originari 116 lavoratori.
S. BIAGIO DI CALLALTA - La Panto spa dichiara fallimento. Ultimo capitolo per l'azienda di serramenti, da tempo in crisi e oberata dai debiti. L'impresa aveva chiesto il concordato preventivo lo scorso 16 gennaio, dopo una lunga e complessa vertenza sindacale, con uno sciopero ad oltranza di alcuni mesi dei dipendenti. Lunedì si sarebbe dovuta tenere la riunione in cui i creditori avrebbero dovuto esprimersi a favore o contro la proposta di concordato: i titolari dell'azienda, invece, hanno giocato d'anticipo ed hannno portato di propria iniziativa i libri in tribunale. Ora verrà nominato un curatore fallimentare e dovrannno essere riformulati gli ammortizzatori sociali per i 31 addetti ancora in capo alla spa, in cassa integrazione straordinaria. Prosegue invece la sua attività la Panto Finestre srl, nuova società (controllata al 70% da un investitore arabo e al 30% d aThomas Panto): la nuova ditta ha affittato dalla vecchia lo stabilimento e, in base agli accordi sindacali, riassumerà progressivamente 85 degli originari 116 lavoratori.
