Presente l'Ordine dei Quattro imperatori e tre ospiti dei Cavalieri di San Marco
TRIESTE ACCOGLIE L'ARCIDUCA CARLO D'ASBURGO
Cerimonia in piazza Unità con i Kuk Wiener Regimentskapelle

TRIESTE - Si è svolta sabato 20 aprile, a Trieste, una grande cerimonia presieduta dall'Arciduca Carlo d'Asburgo. L'incontro è iniziato alle ore 10.00 presso la colonna con la statua dell'Imperatore Carlo VI nella maestosa Piazza Unità, con il concerto di musicisti viennesi Kuk Wiener Regimentskapelle, la Banda Militare in alta uniforme che accompagna Carlo d'Asburgo nelle sue visite ufficiali. Hanno suonato l'Inno Italiano, poi le note dell'Inno dell'Impero Austro-Ungarico, poi altre arie viennesi e la "Serbidiola" aprendo un'esibizione molto apprezzata. Moltissime persone presenti e simpatizzanti della Casa d'Austria sono andati, con ossequio, a stringere la mano dell'Arciduca. Erano schierati i membri dell'Ordine dei Quattro imperatori con i loro mantelli neri di cui Carlo d'Asburgo è Gran Maestro e nel gruppo facevano parte anche tre ospiti dei Cavalieri di San Marco: il Cavaliere Diotisalvi Perin, il Cavaliere dott. Luca D'Apollonio con i mantelli bianchi e l'effige di San Marco ed il Presidente Giuseppe Vianello con l'emblema del Corno Ducale. L'Ordine dei Quattro imperatori è stato fondato il 6 dicembre 1768 dai Conti di Limburg-Stirum, in Vestfalia, trattasi del prestigioso Ordine cavalleresco che deve il suo nome a Enrico VII, Venceslao, Sigismondo e Carlo V, i sovrani del Sacro Romano Impero a cui è stato dedicato. È conosciuto anche come Ordine dell'antica nobiltà, anche se nel 2011 è stato ribattezzato St. Georgs-Orden - Ein europäischer Orden des Hauses Habsburg-Lothringen, ovvero "Ordine di San Giorgio - Un Ordine europeo della Casa d'Asburgo-Lorena". Terminato il concerto in Piazza Unità, i Cavalieri hanno sfilato verso il centro città raggiungendo la chiesa della Beata Vergine del Rosario in Piazza Vecchia. L'Arciduca Carlo d'Asburgo ha presieduto l'importante cerimonia con la S. Messa in latino, e il Monsignore che la celebrava ha portato i saluti del Vescovo pronunciando davanti all'Arciduca e definendolo "Sua Altezza Imperiale" in onore al Beato nonno che ha decretato la fine della Grande Guerra.
