Scagionato un 72enne vicentino dall'accusa di aver commercializzato quadri falsi
I DE CHIRICO SONO AUTENTICI: PRINCIPE PORTOGHESE ASSOLTO
Imprenditore trevigiano avrebbe comprato i dipinti per 232 mila euro

TREVISO – (gp) Assolto con formula piena dall'accusa di aver commercializzato quadri falsi. Un 72enne di origini siracusane ma residente a Vicenza era finito a processo in quanto, dicendo di essere un principe nonché erede al trono della Casa Reale del Portogallo, avrebbe venduto tra l'agosto del 2006 e il gennaio del 2007 a un imprenditore trevigiano 2 quadri attribuiti a Giorgio De Chirico (“Uva” e “Trovatore”), e altri 6 attribuiti a Filippo De Pisis, Ottone Rosai, Giovanni Fattori, Giorgio Morandi, Mario Sironi e Felice Carena. Secondo l'accusa il principe portoghese li avrebbe “svenduti”, dichiarandosi in difficoltà finanziaria, per 282 mila euro, valore nettamente inferiore alle cifre di mercato che si aggirerebbero sul milione e mezzo. La parte offesa, nel corso del procedimento penale, aveva ritirato la querela per truffa presentata a carico dell'imputato, così come aveva deciso di non continuare la causa civile intentata contro di lui. Il 72enne era dunque rimasto a processo per l'accusa aver posto in commercio quadri non autentici (reato che prevede in caso di condanna soltanto una contravvenzione di qualche centinaia di euro). L'imputato, difeso dall'avvocato Mauro Allegra, si era sempre dichiarato innocente affermando che i dipinti li aveva acquistati negli anni '60 ed erano accompagnati dalla certificazione di autenticità. Ieri, dopo l'esame dell'imputato durato circa un'ora, il giudice Michele Vitale ha stabilito che i quadri sono di fatto autentici e che dunque l'imputato, accusato ingiustamente, doveva essere assolto perchè il fatto non costituisce reato.