Castelfranco, appartamento in affitto a 500 euro, senza però registrare il contratto
MINACCE ALL'INQUILINO, AGENTE IMMOBILIARE DENUNCIATO
Bossolo di pistola recapitato ad un 29enne, 43enne incastrato dal Ris
CASTELFRANCO - Prima le minacce pesanti, poi gli insulti e quindi un bossolo lasciato nella cassetta delle lettere: una chiara minaccia di morte, quasi di stampo mafioso. Bersaglio di queste intimidazioni un operaio 29enne che dal mese di novembre scorso vive in un appartamento alla periferia di Castelfranco. A minacciarlo così pesantemente era proprio il suo affittuario, un agente immobiliare di 43 anni: dopo aver ritrovato il bossolo, nell'aprile scorso, il giovane inquilino si è subito rivolto ai carabinieri. Tra i due non correva di certo buon sangue: l'operaio, costretto a pagare un affitto di 500 euro, in nero, si era rivolto all'Agenzia delle Entrate, a febbraio, ed aveva scoperto che il contratto d'affitto non era mai stato registrato. In buona sostanza il 29enne pagava un affitto, piuttosto alto e per giunta in nero. In base alla legge l'inquilino, dopo aver provveduto alla registrazione, poteva così versare al locatario un affitto minimo, per una durata di 8 anni, corrispondente al valore catastale dell'immobile: in questo caso 122 euro. Da li sono cominciate le minacce, gli insulti, gli sms inquietanti, le telefonate: una persecuzione quasi quotidiana per costringere l'inquilino ad andarsene. Le indagini, coordinate dal comandante di stazione Antonio Curro', hanno rapidamente incastrato il responsabile. A dare la certezza che a compiere l'atto intimidatorio fosse proprio l'agente immobiliare sono state le analisi effettuate dal Ris di Parma sul bossolo. Gli investigatori, attraverso un esame balistico, hanno infatti rilevato che questo era stato esploso da una pistola di proprietà del 43enne. I militari, oltre a denunciare l'agente immobiliare per minaccia aggravata, ingiurie e molestie, hanno sequestrato sia l'arma che un fucile a pompa; la Prefettura ora valuterà il ritiro del suo porto d'armi.
