I due professionisti trevigiani a processo assieme a Bandiera, Da Dalto e Lorenzetto
DOPING NEL CICLISMO: BALLAN E BRUSEGHIN RINVIATI A GIUDIZIO
In tutto sono 29 gli imputati: il Coni è parte civile, assolto Tomei

MANTOVA – (gp) Ventinove persone rinviate a giudizio e un'assoluzione con rito abbreviato. Dopo l'ammissione come parte civile del Coni, rappresentato dal presidente Gianni Petrucci, il gup di Mantova ha emesso il primo verdetto in merito alla maxi inchiesta sul doping nel ciclismo che vede coinvolti atleti, allenatori, un farmacista, un medico e alcuni dirigenti sportivi. Sono cinque i ciclisti trevigiani che finiranno a processo, la cui prima udienza è stata fissata a dicembre: si tratta di Alessandro Ballan, Marzio Bruseghin, Marco Bandiera, Mauro Da Dalto e Mirco Lorenzetto. Assieme a loro altri nomi noti del ciclismo nazionale e internazionale come Damiano Cunego, Emanuele Bartoli, Pietro Caucchioli, il danese Michael Rasmussen e lo spagnolo Jose Ibarguren, ai quali si aggiunge l'ex campione Beppe Saronni, all'epoca dei fatti direttore generale della Lampre. Stando a quanto sostenuto dal procuratore capo del palazzo di giustizia di via Poma, Antonio Condorelli, la schiera di imputati è accusata a vario titolo di aver commerciato, prescritto, somministrato o fatto uso di sostanze proibite per migliorare le prestazioni atletiche. Secondo le indagini, iniziate nel 2008, la centrale operativa del doping sarebbe stata a Mariana Mantovana, meta di corrieri che sarebbero arrivati con le sostanze vietate acquistate all'estero, probabilmente nei paesi dell'est o in Germania, da somministrare a ciclisti professionisti e amatori. Al centro dell’impianto accusatorio si troverebbero Guido Nigrelli, 58enne farmacista di Mariana Mantovana, e Sergio Gelati, 50enne preparatore atletico della società ciclistica Lampre. Tra le sostanze proibite inventariate dalla procura, ci sono farmaci a base di testosterone, come l'Andriol o l'Androgel, nandrolone e altri steroidi anabolizzanti. Francesco Tomei, ciclista della Lampre all'epoca dei fatti contestati e processato con rito abbreviato, è stato invece assolto dal giudice.