Titolare 70enne e commessa legate e minacciate da due malviventi
RAPINA E SEQUESTRO ALLA GIOIELLERIA ROSSO DI RESANA
In serata arrestato dai carabinieri un rapinatore, un 55enne milanese
RESANA - Legate, portate nel retrobottega e tenute sotto la minaccia di una pistola da due malviventi. E' quanto avvenuto alla titolare e ad una commessa della gioielleria Rosso di Resana. Una rapina con un tragico precedente: nel 1975, nell'appartamento soprastante il negozio, dove vive la famiglia, un rapinatore sparò un colpo, uccidendolo, ad Antonio Rosso, marito dell'attuale proprietaria.
I Carabinieri della compagnia di Castelfranco già in serata hanno arrestato uno dei due rapinatori: si tratta di un pluripregiudicato 55enne di Abbiategrasso, in provincia di Milano. Nel corso della periquisizione è stato recuperato anche un cuter utilizzato nella rapina. Gli investigatori stanno invece, ancora identificando il complice, una donna dall'apparente età tra 35 e 45 anni.
Intorno a mezzogiorno i due suonano alla gioielleria di via Martiri della Libertà, in pieno centro del paese. Non tradiscono accento straniero o inflessioni particolari: chiedono di vedere degli orecchini, poi quando Antonietta Menegotto, 70 anni, e la sua collaboratrice, Pamela, 32enne di Campodarsego, iniziano a mostrare alcuni pezzi, il bandito estrae una pistola. Con l'arma puntata e con qualche spintone, trascina le donne nel retrobottega, dove la sua complice immobilizza loro mani e piedi con il nastro adesivo. In quello, alla porta si presenta una cliente. I rapinatori, per non destare sospetti, sono costretti a liberare la commessa e la obbligano a convincere, con una scusa, la nuova venuta a tornare nel pomeriggio. L'imprevisto, però, ha evidentemente disturbato i loro piani, così i banditi decidono di arraffare alcuni rotoli di gioielli d'oro dalla cassaforte, rimasta aperta, e darsi alla fuga attraverso il giardino sul retro delle gioielleria. Ancora da quantificare con precisione il bottino. Allertati dalla commessa, in pochi minuti arrivano sul posto i Carabinieri della Compagnia di Castelfranco, che controllano anche le immagini del sistema di videosorveglianza interno. Molto scosse le due vittime: la 70enne titolare, sotto choc anche per il ricordo di quanto successo al marito 38 anni fa, è stata visitata del personale del Suem, senza però essere trasportata in ospedale.
