CONEGLIANO - Un night club di Pare', il "Lucky", era una vera e propria casa d'appuntamenti con decine di ballerine dell'est Europa e sudamericane che si prostituivano al suo interno: i clienti pagavano da 200 fino a 500 euro per avere un rapporto sessuale con loro. A scoprire questo giro di prostituzione nella città del Cima sono stati i carabinieri di Conegliano che hanno arrestato le sei persone che gestivano il locale. Carmelo Verduci, 38 anni, calabrese, era il boss, i fratelli Vincenzo e Carlo, di 33 e 24 anni erano i suoi principali collaboratori. Fortunato Manganaro, 23 anni, anche lui calabrese e cugino dei fratelli Verduci, era il cassiere del night mentre Vito Marigo, 54enne di Galzignano Terme, e Emanuele Gavasso, 42enne di Mareno di Piave, erano rispettivamente il procacciatore delle ballerine ed il gestore del locale. Per tutti si sono aperte le porte del carcere di Santa Bona: devono rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e lesioni aggravate. A firmare l'ordinanza il gip Gioacchino Termini su richiesta del pm Massimo De Bortoli. Le indagini dei carabinieri partirono nel marzo scorso quando un coneglianese ed gruppo di kossovari vennero malmenati all'interno del locale per aver cercato di entrare nel giro delle prostitute. Il locale fruttava alla banda migliaia di euro ogni sera: le ballerine, risulta dal libro mastro sequestrato ad Emanuele Gavasso, sono state fatte lavorare perfino nei giorni di Natale e Santo Stefano. Al momento del blitz dei militari, sabato notte, sono stati sequestrati 2700 euro e 190 grammi di cocaina purissima. I clienti, a decine quelli che frequentavano il night, chiamavano convenzionalmente la richiesta di rapporto sessuale con il nome di “bottiglia”. Molti, tutti di un'età che va dai 20 ai 40 anni, saranno sentiti dagli investigatori nei prossimi giorni.
CONEGLIANO - Un night club di Pare', il "Lucky", era una vera e propria casa d'appuntamenti con decine di ballerine dell'est Europa e sudamericane che si prostituivano al suo interno: i clienti pagavano da 200 fino a 500 euro per avere un rapporto sessuale con loro. A scoprire questo giro di prostituzione nella città del Cima sono stati i carabinieri di Conegliano che hanno arrestato le sei persone che gestivano il locale. Carmelo Verduci, 38 anni, calabrese, era il boss, i fratelli Vincenzo e Carlo, di 33 e 24 anni erano i suoi principali collaboratori. Fortunato Manganaro, 23 anni, anche lui calabrese e cugino dei fratelli Verduci, era il cassiere del night mentre Vito Marigo, 54enne di Galzignano Terme, e Emanuele Gavasso, 42enne di Mareno di Piave, erano rispettivamente il procacciatore delle ballerine ed il gestore del locale. Per tutti si sono aperte le porte del carcere di Santa Bona: devono rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e lesioni aggravate. A firmare l'ordinanza il gip Gioacchino Termini su richiesta del pm Massimo De Bortoli. Le indagini dei carabinieri partirono nel marzo scorso quando un coneglianese ed gruppo di kossovari vennero malmenati all'interno del locale per aver cercato di entrare nel giro delle prostitute. Il locale fruttava alla banda migliaia di euro ogni sera: le ballerine, risulta dal libro mastro sequestrato ad Emanuele Gavasso, sono state fatte lavorare perfino nei giorni di Natale e Santo Stefano. Al momento del blitz dei militari, sabato notte, sono stati sequestrati 2700 euro e 190 grammi di cocaina purissima. I clienti, a decine quelli che frequentavano il night, chiamavano convenzionalmente la richiesta di rapporto sessuale con il nome di “bottiglia”. Molti, tutti di un'età che va dai 20 ai 40 anni, saranno sentiti dagli investigatori nei prossimi giorni.
