Dagli altri ristoratori "unanime sorpresa e rammarico"
"BECCHERIE CHIUSE? COLPA DELLE NUOVE MODE E DELLA CRISI DEL CENTRO"
La riflessione del direttore dell'Ascom Piero Tedesco

TREVISO “La chiusura delle Beccherie non è solo la conseguenza della crisi, ma è il risultato di un cambiamento drastico che negli ultimi anni ha cambiato non solo la città, ma l’approccio al consumo ed alla ristorazione”, commenta Piero Tedesco, direttore della Confcommercio trevigiana. La famiglia Campeol, che lo gestisce da oltre 75 anni, ha deciso di abbassare definitivamente le saracinesche del ristorante dove, secondo la tradizione fu inventato il tiramisù. La notizia sta suscitando una mobilitazione in città per tentare di salvare lo storico locale e quella, che lo stesso direttore di Confcommercio definisce una pagina della storia e della cultura, non solo gastronomiche, di Treviso. La causa, ribadisce Tedesco, sta nelle “mode e nuove tendenze, unite ai problemi del centro storico e alle svariate forme di concorrenza che alterano il mercato”.
“Un coro unanime di sorpresa, cordoglio e rammarico”, così Paolo Fantin, presidente del Gruppo ristoratori della Marca, definisce la reazione dei colleghi alla notizia. “Con le Beccherie – afferma il presidente - se ne va un pezzo di storia del nostro lavoro, costruito negli anni con fatica, dedizione e ricerca continua per sostenere i valori della tipicità e della tradizione. Siamo tutti amareggiati”.