Il vice presidente del Treviso si giustifica dopo le proteste dei sostenitori
FRANDOLI: "VI SPIEGO L'AUMENTO DEL PREZZO DEL BIGLIETTO"
"Era inevitabile dopo le multe prese per colpa dei tifosi"
TREVISO - Serpeggia ancora un certo malumore fra i tifosi biancocelesti, non solo per il deludente 0-0 del Treviso contro il Sarcedo, che ha tolto una bella fetta di speranze di promozione in Eccellenza, ma anche per la sgradita sorpresa di aver trovato, senza preavviso, rincarati i biglietti della partita: quelli della tribuna coperta erano passati da 10 a 12 euro, mentre in curva il prezzo è restato di 6 euro. Così si è giustificato il vice presidente, intervenuto nella trasmissione Buongiorno Veneto Uno. "A me dispiace che i tifosi si siano arrabbiati. Alcuni di loro, che erano in tribuna, mi hanno chiesto spiegazioni ed io gliel'ho date: noi siamo una società che vive di incassi, pubblicità e sponsorizzazioni, non abbiamo imprenditori che ci garantiscono la sopravvivenza della società. Ultimamente, a causa delle intemperanze dei nostri sostenitori, siamo stati costretti a disputare una partita a porte chiuse, con relativa perdita dell'incasso e multa di 350 euro, ed a pagarne un'altra di 500. Per cui abbiamo fatto una valutazione, cioè vedere se si riusciva a recuperare qualcosa aumentando di un paio di euro e magari contando su una bella giornata, cosa che invece non è avvenuta. D'altra parte ogni società sceglie una partita all'anno per incassare un po' di più. E noi l'abbiamo fatto nell'ultima gara casalinga, quella più importante. In effetti, nonostante la pioggia, un po' più di pubblico c'è stato: quasi 600 spettatori in Promozione non sono pochi."