L'impianto accusatorio è stato smontato a processo dall'avvocato Carlo Broli
BOTTE ALL'EX FIDANZATA: ROBERTO FULMINE GIUDICATO INNOCENTE
La parte offesa (risarcita) era l'ex miss Padania Benedetta Mironici

CASTELFRANCO VENETO – (gp) In fase d'indagine era caduta l'accusa di tentato omicidio, a processo quella di lesioni gravi e alla lettura della sentenza anche quelle di maltrattamenti e lesioni. Roberto Fulmine, imprenditore edile 39enne di Castelfranco Veneto finito alla sbarra per aver malmenato Benedetta Mironici, l'ex compagna 29enne di Frescada di Preganziol ed ex miss Padania, è stato assolto da tutti i capi d'accusa: da quello di maltrattamenti perchè il fatto non sussiste, da quello di lesioni per improcedibilità per difetto di querela (ritirata dalla vittima, assieme alla costituzione di parte civile, dopo aver ricevuto un lauto risarcimento danni). Era stato dipinto come un mostro ma, a conti fatti, il 39enne ha la fedina penale pulita. Questo quanto sancito dal giudice Francesco Sartorio che ha accolto tutta la linea difensiva dell'avvocato Carlo Broli. A giocare un ruolo importante nella vicenda, la perizia disposta dal tribunale sulle ferite riportate dall'ex miss Padania. Il dottor Beppino Bertuol ha infatti stabilito che la prognosi per guarire dalle lesioni contusivo-ecchimotiche sono state necessarie tra le due e le tre settimane. Circostanza che prevede, essendo sotto i 40 giorni, la procedibilità a querela e non d'ufficio. In più, visto che i fatti contestati sono stati commessi all'estero (per la precisione a Malindi, in Kenya), la competenza non spetterebbe al tribunale di Treviso se non nel caso in cui le ferite riportate dalla vittima fossero gravi, ovvero anche in questo caso superiori ai 40 giorni di prognosi. Una vicenda che aveva avuto ampio risalto mediatico ma che, come stabilito dal processo, si è man mano sgonfiata fino ad arrivare a una sentenza d'assoluzione piena.