Sabato alla Festa d'Estate il rock trevigiano: Estra e Radiofiera
DOPO 17 ANNI, A VASCON TORNANO GLI ESTRA
Arrangiamenti più psichedelici e nuovi pezzi in scaletta

Il concerto è stato preceduto dai Radiofiera in formazione completa, con tanto di partecipazione sul palco di Angela Baraldi e Giorgio Canali degli ex Csi. I due gruppi della Marca più importanti del panorama nazionale hanno richiamato alla Festa d'Estate di Vascon migliaia di persone che si sono viste catapultare indietro nel passato.
Consapevoli forse di questo effetto amarcord, gli Estra hanno aperto il concerto con “Ho visto il futuro...” il verso con cui inizia “Preghiera”, dall'album Alterazioni presentato proprio a Vascon 17 anni fa. E poi Nordest Cowboy, Alterazione (pezzo che non avevano fatto al New Age), Miele, Soffochi?, Ai tuoi occhi, Passami a entro, Risveglio, Un varco, Sick'n tired, Vieni, Minimo, Piombo e carbonio, Puoi distruggere, Non canto, Hanabel. Un concerto di quasi due ore che si chiude con “L'uomo coi tagli” e lo stage diving di Giulio Casale. Non c'è il tempo per fare “Fiesta”, e così altre tre canzoni che erano previste in scaletta. Invece, nuovi brani: "Veleno che resta" e "Kamikaze politico".
Suonano anche “Dai recinti” brano che - ha ricordato Giulio – secondo la Warner Bros non avrebbe fatto vendere una copia dell'ep Signor Jones. “Uscire dai recinti”, un concetto più volte ripetuto da Giulio Casale e ribadito con aforismi del tipo “L'apertura mentale non è la frattura del cranio” e l'invettiva contro il potere. “Il potere qui la vince” dice sul finale, obbligato dall'ora tarda a chiudere una serata calda e appassionata.