VAZZOLA - “Un Secolo di Armando Buso”. È questo il titolo della Mostra Personale del maestro opitergino che si svolgerà nella splendida cornice di Villa Dirce a Tezze di Vazzola, nell'incantevole Borgo Malanotte, dal 4 luglio al 17 agosto. La mostra riguarderà l'esposizione di una trentina di opere del Maestro per ricordare i cento anni dell'artista che nacque a Tezze di Piave il 28 giugno 1914, data importante ai fini storici, essendo anche il giorno in cui con l'attentato di Sarajevo, si diede formalmente inizio alla prima guerra mondiale. Ecco che il contesto del Borgo Malanotte, con la particolarità delle trincee della Grande Guerra, vorrà richiamare i visitatori per ricordare sia la memoria del Maestro Armando Buso, sia i fatti del grave conflitto bellico. Il taglio del nastro della Mostra verrà dato venerdì 4 luglio alle ore 21 alla presenza anche delle autorità cittadine di Vazzola che proprio in queste settimane si stanno prodigando per intitolare una via di Tezze al loro concittadino. Pittore, disegnatore ed incisore, dalle sue opere traspare sempre una grande intensità emotiva che coinvolge chi le osserva. Nato a Tezze, nel 1930 si trasferisce a Roma per entrare nella bottega del decoratore Antonino Calcagnadoro.

Dopo due anni torna in Veneto e viene accolto nella casa bottega del pittore di origini friulane Umberto Martina che opera a Venezia. Seguirà il maestro per dieci anni conoscendo Virgilio Tramontin del quale divenne "il prediletto, l'amato ultimo suo allievo". Nel 1942 realizza la prima mostra personale a Venezia alla Bevilacqua La Masa, continuando ad esporre in varie gallerie personali e collettive in Italia e nel Mondo, oltre che partecipare a concorsi, mettendo in luce le sue fantastiche qualità di pittura, disegno e linoleografia. Nel 1963 ottiene il primo premio alla V Biennale dell'Incisione Italiana Contemporanea a Venezia. Il suo nome è ormai popolare a tutti ed anche Oderzo lo omaggia tanto che integrerà e restaurerà alcune decorazioni pittoriche del Duomo cittadino. Muore il 17 dicembre del 1975 quando, al ritorno a casa per pranzo dallo studio, accusa dolori alla schiena e dopo una breve agonia, muore nel primo pomeriggio all'età di 61 anni. Lo scrittore Mino Maccari disse di lui negli anni: “I disegni di Armando Buso costituiscono una prova, alquanto imbarazzante per tanti legislatori artistici, della vitalità e insopprimibilità di quel mondo figurativo che troppo frettolosamente è stato dato per morto”. La mostra, organizzata dalla figlia Giuliana e dal giornalista Remo Primatel, avrà ingresso gratuito al pubblico. Per qualsiasi altra informazione, visitare il sito www.busoarmando.it oppure telefonare al 393.8732744.