SACILE - Attraverso minacce personali e alla famiglia ed intimidazioni anche telefoniche hanno tentato di mettere a segno un'estorsione da 400mila euro ai danni di un imprenditore di Aviano, Albino Rizzo. Il primo tentativo di ottenere il denaro, per un presunto credito con un altro imprenditore, risale al 12 maggio scorso. I carabinieri di Sacile, coordinati dal comandante, Pier Luigi Grosseto, hanno identificato ed arrestato i componenti di questa banda, tutti residenti in provincia di Treviso. All'alba di oggi i militari hanno catturato e portato nel carcere di Santa Bona Domenico Panuccio, 30enne residente a Carbonera ed il 28enne albanese Eni Koka, residente a Povegliano. Agli arresti domiciliari sono finiti Mario Iozzino (in basso a destra), 30enne di Castello di Godego e Attilio Bombarda (foto a sinistra), 40enne di Volpago, l'imprenditore di cui Rizzo sarebbe stato creditore. Obbligo di dimora per Gavino Sanna, 22enne di Zero Branco e Goran Pesut, 23enne di Quinto.

Infine a Diego Sanna, 49enne di Zero e padre di Gavino, è stato imposto l'obbligo di presentazione alla pg. L'indagine parte dalla denuncia di Albino Rizzo che racconta agli investigatori di aver ricevuto la visita, lo scorso 12 maggio, di tre persone, Domenico Panuccio, Gavino Sanna e Goran Pesut, che pretendevano la consegna di 400mila euro per un debito mai saldato nei confronti dell'imprenditore di Volpago, Attilio Bombarda. Il 9 giugno scorso altro capitolo di questa vicenda: Domenico Panuccio (in basso a sinistra), in compagnia di Eni Koka, si sono recati a casa dell'imprenditore per farsi consegnare 50mila euro come prima tranche dell'estorsione più 2mila euro per le “spese di viaggio”.

I carabinieri, appostati, hanno arrestato immediatamente entrambi mentre stavano fuggendo in auto: in un foglio, appuntati, i nomi dei famigliari dell'imprenditore taglieggiato. Dalle indagini emerge anche una seconda estorsione in atto ai danni di un albergatore di Jesolo. In questo caso ad entrare in azione erano stati Domenico Panuccio, Eni Koka e Mario Iozzino, imprenditore con cui il proprietario della struttura alberghiera ha una controversia legale da tempo in atto. La banda, oltre ad aggredire fisicamente l'albergatore il 28 maggio scorso, arriverà a picchiarlo selvaggiamente anche di fronte moglie e figli. Sul posto era giunta una volante della polizia ed i tre vennero portati e poi rilasciati dal Commissariato: una volta usciti dagli uffici sono tornati nuovamente all'albergo per minacciare nuovamente il malcapitato. Nelle foto in basso: Koka, Pasut, Diego e Gavino Sanna.



