TREVISO - A Veneto Uno Classica questa settimana assieme al musicologo Andrea Bayou, si parla di musica popolare con protagonista il maestro Basilio Sisti, ricordato come il musicista dei gorgheggi. Sisti con la sua arte formò moltissimi allievi al culto e all’educazione musicale, coniugandola con il territorio dell’Alpago, nella luce storica e popolare. Basilio Sisti nacque a Venezia il 9 marzo 1845 e morì ad Irrighe di Chies d’Alpago il 23 marzo 1921. Appare complessa la ricerca della documentazione relativa alla vita del musicista, ma dalle esigue notizie si apprende che fu adottato da una della famiglie Fagherazzi di Irrighe. A Venezia si trovò fortemente coinvolto dalla musica, assumendo in seguito la carica di direttore e maestro della piccola banda. Trovandosi a contatto con manifestazioni e cerimonie si dedicò con maggiore attenzione alla composizione, richiamando però lo stile e la cultura dell’Alpago; la sua musica animava le feste, accoglieva i quaresimali, accompagnava le processioni, tornando alle cronache. Crebbero i concerti, le feste in musica e le uscite con la banda, anche se si incrementava la disoccupazione, l’emigrazione e le avvisaglie della grande guerra. Dopo la parentesi veneziana rientrerà ad Irrighe e conoscerà Maria De Battista, nata nella vicina frazione di Funes nel 1848; diventerà sua moglie e dal matrimonio nascerà l’unica figlia Rosa. Con il suo ritorno ad Irrighe il valido musicista si dedicherà all’insegnamento della musica ai giovani, 4 alcuni dei quali ricorderanno la sua serietà e la sua bravura; oltre alla musica, la natura e i suoi monti, saranno sempre presenti e motivo di ispirazione della sua arte compositiva.
La sua musica di tradizione principalmente popolare si adattava perfettamente alle feste del paese, in cui si udivano le trombe, le fisarmoniche, il clarino, la gran cassa e per questo suo contributo divenne un attivo diffusore della musica popolare contemporanea. Tra le sue opere meritano di essere ricordate : Due sorelle; La poveretta, Pia marcia; La civetta; Lacrima alla Patria; la pesca di Lamosano; Coro sopra un’oca rubata e mangiata all’osteria; L’Unione; La primavera; Rose di maggio; Il vento di marzo; Al mio ritorno; Canti d’uccelli.
Sulla figura di Basilio Sisti è stata pubblicata una breve biografia a cura di Andrea Bayou, con un’analisi estetica-compositiva del Maestro Matteo Segafreddo, compositore e docente all’Università di Venezia, su alcune celebri melodie del grande compositore bellunese.