Scambio con la Galleria d'arte moderna di Roma, unico precedente nel 1967
DOPO MEZZO SECOLO, TORNA A TREVISO UNO DEI CAPOLAVORI DI ARTURO MARTINI
La scultura "La sete - Il Bevitore" esposta a S. Caterina fino a febbraio
L'unico precedente nella Marca della grande statua, 960 chilogrammi in pietra di Finale, realizzata negli anni '30 da Martini a Milano, risale al 1967, in occasione dell'esposizione monografica curata da Bepi Mazzotti nel ventennale della morte dell'autore. Occasione da non perdere, dunque, sottolinea l'assessore alla Cultura, Luciano Franchin. l prestito è avvenuto pressoché a costo zero per l'amministrazione trevigiana, poiché del trasporto (non semplicissimo visto peso e dimensioni) si è fatta carico la Gnam. Arturo Martini è ormai considerato all'unanimità uno dei maggiori scultori italiani ed europei del Novecento: nel 1931 si era recato a Pompei ed era rimasto molto impressionato dai

Mentre a Santa Caterina prosegue la retrospettiva sul pittore incisore Giovanni Barbisan, a contorno di questo “ospite” prestigioso, è stato allestito un mini percorso di altre opere di Martini, presenti nelle collezioni trevigiane: in tutto, i musei civici detengono circa 200 pezzi, tra bozzetti, gessi, sculture, pitture e grafiche, soprattutto degli anni giovanili. Inoltre, l'esposizione sarà accompagnata anche da alcuni eventi sul tema dell'acqua e delle risorgive, promossi dalla Fondazione Mazzotti. Ma il ritorno a Treviso della statua rappresenta, come ricorda l'assessore Franchin, rappresenta soprattutto un eccellente viatico per la riapertura del museo Bailo, in programma nell'autunno del prossimo anno e di cui proprio le opere di Arturo Martini dovrebbero costituire il nucleo fondante.