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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Gabriele Gava, vice designatore di B, è stato ospite del Panathlon di Treviso

"DIVENTARE ARBITRI DI CALCIO È UNA MAGNIFICA SCUOLA DI VITA"

Carriera, episodi, aneddoti e storie nella piacevole serata da Migò


TREVISO - L'appuntamento con le serate organizzate dal Panathlon di Treviso stavolta ha riguardato il mondo arbitrale: ospite da Migò è stato l'ex arbitro di serie A Gabriele Gava, 41 anni, vice designatore della B, coneglianese di San Vendemiano, figlio d'arte. Gava, assieme a Giacomo De Marchi, presidente dell'Aia di Treviso, ha raccontato esperienze ed aneddoti ma anche illustrato con dei filmati vari casi controversi che si possono verificare in una partita. "Mio padre Franco era arbitro, io pensavo solo a giocare, quando poi ero sugli spalti insultavo gli arbitri per emulare gli adulti, i quali magari non pensano che quello potrebbe essere loro figlio. Poi improvvisamente ho cambiato idea. E subito decisi che volevo arrivare in serie A perché nello sport, come nella vita, serve un po‘ di ambizione: ogni arbitro ha un traguardo da raggiungere, in ogni caso deve dare tutto se stesso. La prima direzione fu Sanfiorese-Santa Giustina, 1991, l’ultima Juventus-Atalanta, 2012, l’addio di Del Piero."
Come sono gli inizi di un arbitro? "E’ una scuola di vita, un percorso formativo. A 15-16 anni ci si confronta con gente più anziana ed in pochi istanti bisogna prendere una decisione, per cui si deve avere una maturità che i pari età spesso non hanno. Si impara ad assumersi responsabilità: a volte i più giovani subiscono anche delle violenze ed il Veneto non ne è immune: a 18 anni presi un pugno. A quel punto smetti o diventi più forte. Comunque il presidente dell’AIA Nicchi contro la violenza sta facendo una grande battaglia."
Debutto in A: 4 dicembre 2005, Sampdoria-Empoli 2-0, nel 2006 il premio Giorgio Bernardi per il miglior debuttante. "Occorre una grossa preparazione mentale per isolarsi da tutto il resto e pensare solo a fare bene il proprio lavoro. In campo ero un duro, mi facevo rispettare e tuttora ho la stima di tanti giocatori, ma non tutte le partite vanno arbitrate allo stesso modo, bisogna capire il clima tecnico-agonistico."