TREVISO - (pp) E’ risaputo, tra gli italiani, e in particolare tra i veneti, molte persone sono inclini a essere sensibili verso chi ha bisogno. Ed ecco che la possibilità di soccorrere chi necessita dell’indispensabile, si presenta spesso collegata ad attività ludiche: partite di calcio, gare di golf, concerti, tornei di burraco e in tante altre forme. E’ un proliferare di attività sportive o di divertimento, i cui proventi sono destinati alle persone che ne hanno bisogno. In questa cena l’aspetto ludico era il piacere del buon cibo, e dell’amicizia. Qui la generosità l’han sostenuta tutti: i pescatori che hanno catturato il pesce senza pretenderne il pagamento, chi ha messo a disposizione le strutture per il dehors, gli intervenuti che nel totale apprezzamento hanno messo generosamente mano al portafoglio, e anche chi, non potendo intervenire, ha ugualmente voluto dimostrare la sua filantropia inviando consistenti somme. Il contributo maggiore naturalmente l’ha dato il titolare dell’”OSTERIA”, Tiziano Vido, che ha servito questa cena straordinaria. L’Osteria, anzi, il piacevole ristorante, è situato in una posizione molto bella, a finire la strada collinare, che offre uno stupendo paesaggio, il panorama unico dei nostri colli.
La festosa cena era di quelle che non possono passare inosservate. In una struttura trasparente, arricchita da una piacevole orchestrina, l’aperitivo che a pensar bene era già una cena, con ostriche, scampi, tartar di tonno, oltre ai tanti altri piatti caldi, rigorosamente di pesce. A servire i vini delle aziende Astoria, Canevel, Collalto, Due Castelli, sei patentati sommelier. A tavola, poi, un festival di pesce preparato dallo chef, il fratello di Tiziano, Antonio, già chef a Villa Revedin dove ha lavorato per trentadue anni. Ad accompagnare il pesce, asparagi di Cimadolmo, schioppetti, mimosa. Manuela Galante, in rappresentanza della Fondazione, ha portato il saluto del suo presidente Santo Versace, e ha illustrato il significato di Operation Smile che si traduce in Solidarietà e Beneficenza per i ragazzi che hanno la bocca deformata da labbro leporino. Con il sostegno della Fondazione, medici volontari di chirurgia estetica operano per correggere le malformazioni. In un comunicato video, il saluto di Matteo Zoppas, consigliere della Fondazione, che impossibilitato e dispiaciuto di non esserci, ha inviato il suo messaggio. Toccanti le parole con cui Matteo ha posto l’accento sul fatto che gli interventi non servono semplicemente a correggere le malformazioni estetiche: “…….in certi Paesi per questi ragazzi la vita è impossibile, non possono uscire di casa perché nell’immaginario collettivo portano disgrazia, sono portatori del demonio. Il progetto è rappresentativo di grande altruismo, siate orgogliosi di quello che state facendo, grazie Tiziano”.
“Se ti trovi in bisogno stretto, prima che dagli altri vai dal poveretto”. Così recita un vecchio adagio, ma qui i poveretti erano latitanti, tuttavia la sensibilità verso chi ha bisogno c’è stata. Bella la gente intervenuta, centoquaranta persone. Per citarne alcuni: Bruno Zago (Progest), Carlo Caramel (Canevel), Eliana Cartella (miss Italia ex di Balotelli), Yury Chechi (il Signore degli Anelli), Luigi Bortolini (Gigetto a Miane), Massimo Donadon (bocconcini speciali), principessa Isabella Collalto de Croÿ. Raccolti 14.000 euro, oltre al cospicuo contributo delle aziende, e subito devoluti alla Fondazione.