In 171 si contenderanno i nove posti trevigiani in consiglio
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Diciannove sigle a sostegno dei sei candidati presidenti
Tosi sarà supportato da sei liste, stesso numero previsto per Luca Zaia, ma all'ultimo non è stata presentata la formazione riservata agli amministratori, bloccata dai meccanismi di accreditamento. La compagine a supporto di Alessandra Moretti comprende cinque reparti, mentre su una lista ciascuno possono contare gli altri tre aspiranti a palazzo Balbi. Da segnalare anche il giallo della lista di Forza Nuova, al momento esclusa in seguito ad irregolarità rilevate su una serie di firme che hanno fatto mancare i requisiti minimi.
Solo quattro i consiglieri uscenti ricandidati: il leghista Giampiero Possamai, il democratico Claudio Niero, Diego Bottacin, eletto nel Pd, poi transitato nel gruppo misto ed oggi in corsa sotto le bandiere tosiane, infine Rolando Bortoluzzi, nella compagine Indipendenza Noi Veneto a sostegno di Zaia.
Molti invece gli amministratori locali e gli esponenti della cosiddetta società civile. Tutti i candidati principali, poi, hanno nella propria coalizione liste che si richiamano alle istanze indipendentiste. Fa eccezione, Indipendenza Veneta, che ha mantenuto la decisione di correre da sola ed è riuscita tra l'altro nella piccola impresa di raccogliere oltre ventimila firme per le candidatura, non avendo collegamenti, così come i Cinque Stelle, con gruppi già presenti in consiglio regionale.