Le denunce? "Mossa ad hoc per distogliere l'attenzione"
"QUELLA DI MISSIATO? UNA FINTA QUERELLE"
Lettera aperta del sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra
SPRESIANO - "Già una volta scrissi, riguardo al consigliere Missiato, che un uomo si pesa e si misura anche e soprattutto dalle sue azioni. Mi riferisco in particolare alle varie minacce di denunce o querele palesate dal suddetto riguardo a quanto ho affermato, scritto e sottoscritto in merito alla gravosa e drammatica eredità trovata al mio insediamento. Ebbene sono qui, innanzitutto, per ribadire il concetto, ed, in secondo luogo, per mettermi a disposizione in ordine ad un eventuale possibile chiarimento nelle sedi adatte e consone. Anche se, francamente, non trovo sede più adatta e consona del consiglio comunale ove, già nell'ultima seduta, ho ampiamente e dettagliatamente spiegato ai presenti la situazione, che è sembrata immediatamente chiara e cristallina ai più; non così per il consigliere Missiato che, anzi, forse perché un po' sguarnito dal punto di vista dell'approccio "a braccio", ha di fatto ribattuto con uno scritto che poco senso aveva con quanto avevo appena finito di spiegare. A questo punto mi viene da pensare che la finta "querelle" tra me e lui (dico finta perché io ribadisco e sottolineo quanto ho sempre affermato e, ad oggi, non ho ancora ricevuto alcun invito a comparire) sia soltanto una mossa ad hoc ideata da Missiato o da qualche suo compare al fine di distogliere l'attenzione dalla non proprio ottima (quasi pessima) figura che il consigliere ha fatto in consiglio comunale. Figura che, però, ahimè, è agli atti. Tra l'altro, non mi risulta di avere mai affermato o scritto che il buco che ho trovato all'insediamento fosse dovuto alla mala gestio della passata amministrazione, ma solamente che della spettacolare (preziosa la definivano) eredità che diceva di aver lasciato (milioni di euro a disposizione) non c'era nulla. Ad essere puntuali, è lo stesso consigliere di minoranza a porre l'accento sulla passata amministrazione, quasi avesse la coda di paglia. Pertanto ricorra pure alle denunce, alle querele, al Vescovo, al Prefetto, al Presidente della Repubblica o a chiunque creda possa tutelare i suoi diritti, ma lo faccia se è tanto sicuro di avere ragione. In merito al discorso del farla finita con le sterili polemiche (mi sembra che comunque sia lui a farsela e a ridersela , come si suol dire) e guardare al futuro, mi trova completamente d'accordo. Il primo passo da parte sua, tuttavia, sarebbe quello di dare un occhio al passato, in particolare ai risultati elettorali: questo sarebbe sicuramente un buon inizio".
Il sindaco di Spresiano, Marco Dalla Pietra