CALI' (Colombia) - L’atleta veneta delle Fiamme Azzurre, Silvia Marangoni, ha vinto questa notte a Calì, in Colombia, il suo 11° titolo mondiale di pattinaggio artistico, nella specialità inline. La campionessa trevigiana allenata da Samo Kokorovec ha preceduto nella classifica finale Lucia Kindebaluc (argento) e Valentina Escobar (bronzo) entrambe argentine. Sulle notte di un boléro Silvia Marangoni ha realizzato ad un alto tasso di difficoltà riuscendo ad esibire una serie di tripli di alto livello insieme alle trottole che sono il suo punto di forza tanto da essere chiamate movimento Marangoni perché è l’unica atleta che riesce a farle sul tacco e la punta per circa 8 giri. La pista disturbata anche ieri dal forte vento non ha impedito alla regina dell’inline di sfoderare una prestazione di livello assoluto che ha messo un distacco siderale tra sé e le avversarie. “Se due anni fa ho detto che soffrivo ancora di vertigini a stare sul tetto del mondo questa volta ammetto che ho i brividi. Questo Mondiale ha un significato per me speciale e un valore immenso: mi sono rialzata dopo l’infortunio e dopo la sconfitta dell’anno scorso. Sì per me il secondo posto era una sconfitta anche se non voglio di mancare rispetto a nessuno. Dopo l’infortunio di due anni fa per molti non sarei più tornata a certi livelli e dopo il l’argento dell’anno scorso non era facile. Questo non mi ha abbattuto, ma mi ha dato una carica enorme e credo questo sia il Mondiale che ho preparato meglio. Ci tengo a ringraziare il mio allenatore Samo Kokorovec e Andrea Barbieri che mi segue quando non mi alleno a Trieste e con loro i preparatori Michele Petranzani e Luigi Tonetto, il fisioterapista Alex e il massaggiatore Cesare. Sono la mia squadra senza di loro non sarei riuscita a riprendermi il titolo. Il mio grazie naturalmente va anche alle Fiamme Azzurre, alla Polizia Penitenziaria e allo Skating Club Oderzo per il supporto e a tutte le persone che mi sono state vicino e naturalmente agli Undici di Marca”.
“Il lavoro paga sempre – ha commentato a caldo Silvia Marangoni che nel suo palmares vanta anche 13 titoli europei – ho preparato questo mondiale in ogni dettaglio e la vittoria di oggi è il premio più bello. Questa vittoria è un insegnamento per tutti quei giovani che si avvicinano allo sport: l’anno scorso sono arrivata seconda, ma ho deciso di non mollare e provare a rialzarmi per tornare sul tetto del mondo. E ci sono riuscita con una sola ricetta: lavoro. lavoro, lavoro”.