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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Sotto accusa un cicloamatore 41enne di Forlì-Cesena

POSITIVO ALL'ANTIDOPING ALLA GRANFONDO PINARELLO: IN AULA

L'atleta si è opposto a un decreto penale da 12.750 euro



TREVISO
– (gp) Partecipa alle seconda edizione de La Pinarello Cycling Marathon (la 15° Gran Fondo Pinarello e della Marca Trevigiana) e viene trovato positivo al controllo antidoping. A finire sotto accusa un atleta residente a Meldola, in provincia di Forlì-Cesena, che dopo una lunga battaglia di competenze ha presentato opposizione a un decreto penale di condanna da 12.750 euro, in sostituzione di un mese e 15 giorni di reclusione, di fronte al giudice del tribunale di Treviso.

Ma a dover decidere se il corridore sia o meno colpevole sarà il tribunale di Forlì-Cesena, considerato che è impossibile stabilire dove abbia assunto le sostanze dopanti (ammesso che che le abbia assunte) e dunque a occuparsi del caso dovrà essere la magistratura del paese di residenza.

In sostanza i fatti contestati risalgono 17 luglio 2011. Stefano Rossi, cicloamatore oggi 41enne tesserato UDACE-CSAIN e appartenente alla società sportiva “ASD Artusiana Bike” di Forlimpopoli, all'arrivo della classica trevigiana delle gran fondo è stato sottoposto ai controlli antidoping di legge che, stando alle analisi e alle contestazioni degli inquirenti, hanno dato degli esiti impietosi: il 41enne è stato infatti trovato positivo alla benzoilecgonina (un metabolita della cocaina), al noretiocolanolone e al norandrosterone. Inoltre nelle urine dell'atleta è stata rilevata anche la presenza di testosterone e dei suoi metaboliti di origine non endogena.

Immediata era scattata la segnalazione alla Procura antidoping e a quella ordinaria, trattandosi in ogni caso di un reato penale. Le carte vennero spedite da Treviso a Roma, dove ha sede la Procura antidoping. Esaminato il caso, dalla capitale il fascicolo venne rispedito a Forlì-Cesena, giudicato competente per territorio e poi a Treviso, dov'è stato effettuato l'accertamento. Ma il giudice trevigiano, spulciato il codice di procedura, ha stabilito che dovrà essere il tribunale di Forlì a occuparsi del caso, nonostante la violazione sia stata rilevata durante La Pina Cycling Marathon.