"Socio da poco? E' una virtù, perchè serve discontinuità "
"UN PROGETTO DI GOVERNO PER IL CREDITO TREVIGIANO"
Piero Pignata ufficializza la candidatura a presidente
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Socio del Credito da poco tempo
"Non ero socio del Credito Trevigian0o, questo non è un mistero. Molti l'hanno considerata, in questa fase particolare, una virtù piuttosto che un demerito, visto che è necessario assicurare una discontinuità pressoché totale con il passato governo della banca. E' sempre stata la banca di riferimento del territorio in cui vivo, lavoro, in cui ho amministrato la cosa pubblica, con dignità e sempre manifestando il mio pensiero con coerenza. quando alcuni amici di questo territorio, molti per la verità, soci di vecchia data, mi hanno chiesto di mettermi a disposizione per la candidatura di presidente, ho ritenuto fosse un dovere per me dare questa disponibilità e diventare socio. i commissari, che hanno retto la banca in questa fase delicata ed estremamente complicata, cercavano persone con requisiti di esperienza, professionalità, conoscenza del territorio e della sue dinamiche sociali ed imprenditoriali. soprattutto cercavano la disponibilità di persone che non avessero legami passati con la gestione della banca. E quindi, dopo averci pensato ed aver valutato la mia partecipazione, ho deciso di impegnarmi ad un progetto nuovo per il Credito Trevigiano. lo faccio con entusiasmo e con il desiderio di contribuire alla sua rinascita".

Candidato alla testa di una lista
"Non lo faccio singolarmente. Ho costruito una lista di garanzia con determinati requisiti: una squadra di persone di diversa estrazione, fortemente rappresentative del territorio in cui opera la banca; persona capaci dal punto di vista professionale e che rappresentino le varie categorie economiche. questo per esprimere la collegialità che è essenziale nel rilancio della banca. con le persone che fanno parte di questa lista, l'unica che sarà sottoposta al voto dei soci domenica, ho voluto condividere preventivamente linee strategiche e indirizzo. con loro abbiamo costruito un "idem sentire" che è essenziale per partire subito con il piede giusto e non perdere tempo. credo dunque che questo lavoro di squadra, fatto da noi, costituisca una garanzia più importante per la base sociale, rispetto alle autocandidature singole che sono state presentate e che hanno evidentemente un limite: quello di non rappresentare nessun progetto condiviso, ma solo una proposta personale. Il nostro invece è un progetto di governo: io stesso domenica presenterò dal palco tutti i componenti della mia squadra e chiederò ai soci di votarla e di dare fiducia al progetto".
L'appoggio dei commissari
"Se i poteri forti sono i commissari, che sono stati inviati da Banca d'Italia un anno e mezzo fa, a "salvare" la banca, sono onorato che mi vengano riconosciuti. Con uno dei commissari c'è una conoscenza professionale di vecchia data, in ragione delle esperienze maturate in precedenza. Proprio in virtù di questa stima professionale reciproca, gli amici che vivono nel territorio e i soci d'antica data, mi hanno visto probabilmente come quel candidato alla presidenza che poteva ottenere maggiore fiducia anche in questo frangente e in questa situazione".

Ilario Novella, presidente della Federazione veneta delle bcc, in lista
"E' un elemento importantissimo di garanzia ed affidabilità per ripartire subito. proviene dall'esperienza alla presidenza di una realtà bancaria solida, che ha amministrato bene. E' un professionista affermato, che dirige un prestigisos studio comemrcialsitico, con sede a Vicenza e Treviso. Gli abbiamo chiesto disponibilità a far parte di questo progetto in virtù della sua esperienza nella cooperazione di credito e della sua posizione di prestigio a livello regionale e nazionale, dove Novella ricopre ruoli di assoluto primo paino, rappresentando l'anima "giovane" e dinamica della Federazione regionale. Per la lista un valore aggiunto fondamentale".
L'azione di responsabilità contro i vecchi vertici della banca
"Ognuno fa il suo lavoro, quindi evidentemente i commissari avranno ritenuto di fare questo passo. Il giudizio non spetta a noi. Noi, invece, siamo qui per ripartire di nuovo, mettendoci tutto l'impegno che servirà".