Regia affidata al talento emergente italosudafricano Alessandro Talevi
IL DRAMMA UNIVERSALE DEL RE DI CRETA ALLA FENICE
Idomeneo di Mozart inaugura la stagione del teatro veneziano
Il nuovo talento della regia
Idomeneo va in scena in un nuovo allestimento con la regia del quarantenne italo-sudafricano Alessandro Talevi, nominato nel 2009 miglior artista emergente dalla rivista Opernwelt, le scene di Justin Arienti, i costumi di Manuel Pedretti, le luci di Giuseppe Calabrò e i movimenti coreografici di Nikos Lagousakos. Jeffrey Tate tornerà sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, a cinque anni dai suoi apprezzatissimi Ring e The Turn of the Screw, per guidare un cast composto dal tenore americano Brenden Gunnell nel ruolo di Idomeneo, Monica Bacelli in quello di Idamante, Ekaterina Sadovnikova in quello di Ilia; Michaela Kaune sarà Elettra, Anicio Zorzi Giustiniani interpreterà il ruolo di Arbace, Krystian Adam quello del gran sacerdote di Nettuno, mentre Michael Leibundgut darà voce all’oracolo.
Primo capolavoro della modernità di Mozart
Rappresentato per la prima volta il 29 gennaio del 1781 per il Teatro di corte di Monaco di Baviera, Idomeneo costituisce la chiave di volta tra la precedente produzione operistica di Mozart e quella a venire. I canoni metastasiani lasciano il posto a personaggi più umani e psicologicamente indagati, in un processo creativo che prelude alla modernità. Il conflitto interiore di Idomeneo, re di Creta, combattuto tra amore paterno e amore per la patria, va oltre la convenzione e diviene dramma autentico.
Idomeneo, per scampare alla tempesta che gli impedisce l’approdo a Creta, fa voto a Nettuno di sacrificare chi per primo gli si farà incontro allo sbarco sulla spiaggia: con orrore del re sarà Idamante, suo figlio ed erede, il primo ad accorrere. Da qui un dramma umanissimo che coinvolge non solo padre e figlio, ma anche due donne innamorate e rivali, Ilia ed Elettra. Lo scioglimento felice verrà dalla misericordia della divinità.
Al centro i cambiamenti imposti dalla vita
Secondo la lettura del regista Alessandro Talevi, «la tematica essenziale dell’opera è la difficoltà e allo stesso tempo la necessità di affrontare i grandi cambiamenti che la vita ci impone. Questo mi sembra un argomento di grande, scottante attualità, che coinvolge l’Occidente e lo mette in relazione, o se si vuole in contrasto, con tutto il resto del mondo, come certifica la drammatica questione dei rifugiati che quotidianamente fuggono dall’orrore della guerra e della violenza. Se, come da più parti si afferma sempre più insistentemente, saremo presto interessati da catastrofici mutamenti climatici, ebbene in quel momento diventeremo tutti rifugiati, si azzereranno le diversità di razza, di fede, di pelle, e saremo sul serio sullo stesso livello. Nel pensare allo spettacolo, ho preferito alludere, in generale, a uno dei possibili sconvolgimenti che potrebbero cambiare la percezione che abbiamo di noi stessi e assumere i connotati del mostro che incarna la vendetta di Nettuno contro Idomeneo…».
Lo spettacolo, proposto con sopratitoli in italiano e in inglese, è sostenuto dal Freundeskreis des Teatro La Fenice, che dal 2012 supporta tutte le inaugurazioni del teatro veneziano. La prima di venerdì 20 novembre ore 19.00 (turno A) sarà trasmessa in diretta su RaiRadio3 e sul circuito Euroradio. Per la serata inaugurale è gradito l’abito scuro. Seguiranno quattro repliche: domenica 22 novembre 2015 ore 15.30 (turno B), martedì 24 novembre 2015 ore 19.00 (turno D), giovedì 26 novembre 2015 ore 19.00 (turno E) e sabato 28 novembre 2015 ore 15.30 (turno C).