Ambrosini a Francoforte per il primo confronto con la Bce
BRUNO ZAGO, NUOVO LEADER DEI "GRANDI SOCI" DI VB
L'imprenditore: "Evitare la svendita ad Atlante"

"Ora che siamo riusciti a cambiare il Cda - ha detto Zago - la sfida che ci attende è quella di raccogliere il 25% di capitale dal 15% che già deteniamo, per permetterci di essere quotati". "Vogliamo a tutti i costi evitare, come accaduto a Vicenza, che la banca si trovi nelle condizioni di essere svenduta ad un Fondo e speriamo - ha concluso l'imprenditore trevigiano - che la Bce ci consenta di avere qualche settimana in più rispetto al momento indicativo della quotazione, in giugno, per poter aggregare il nuovo patrimonio".
Oltre a Zago sono stati eletti il vicepresidente Gianandrea Todesco, e i consiglieri Loris Tosi, Francesco Celentano, Giorgio Batacchi, Fulvio Zanatta, Giannantonio Parolini, Angelo Cirillo, il segretario generale Maria Elena Buffon ed i probiviri, Antonio Viotto, Carlo Rossi Chauvenet, e Francesco Candiani.
Intanto, i nuovi vertici di Veneto Banca hanno incontrato i rappresentanti della Bce. Il presidente Stefano Ambrosini, accompagnato dal direttore generale Cristiano Carrus e dalla presidente del Comitato esecutivo, Carlotta De Franceschi si è recato a Francoforte. Un incontro finalizzato a presentare la nuova governance dell’istituto e ad aggiornare l’Autorità di Vigilanza sul processo in atto e sui suoi imminenti sviluppi. "Nel consueto spirito di trasparenza e collaborazione - si legge in una nota -, il presidente ha comunicato che sottoporrà al consiglio di amministrazione di lunedì 16 maggio la conferma del Progetto Serenissima nelle sue linee portanti.