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La nostra rubrica sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/140: A FAGAGNA DI UDINE L'EUROPEAN SENIOR TOUR
Vince il gallese Dodd, ma la star è Costantino Rocca

Qui, dal 21 al 23 ottobre, presentata da Villaverde Hotel & Resort, si è giocata la sesta edizione dell’European Senior Tour. L’attuale torneo, che per il Golf Club Udine rappresenta il debutto in campo internazionale, è il dodicesimo del progetto “Ryder Cup 2022”, e conclude la lunga stagione dell’Italian Pro Tour. Ricco di vecchie glorie che prima dei cinquant’anni hanno svolto la carriera nei più importanti tour mondiali, in siffatto ambiente è indubbia garanzia di spettacolo. Riservato agli over 50, il torneo ammette 57 giocatori (54 professionisti e tre amateur). Gratuito l’ingresso per il pubblico. Il montepremi è di 350.000 euro dei quali 52.500 di prima moneta. La lista delle celebrità è lunga, ma a focalizzare l’attenzione degli appassionati italiani c’è Costantino Rocca, cinque titoli nell’European Tour, tre presenze in Ryder Cup (a Valderrama ha battuto 4-2 Tiger Woods). Altri sei gli italiani presenti: i pro Giuseppe Calì due allori nel Senior Tour, Mauro Bianco il cui zio Luciano Tavarini che gli fa da caddie è lo stimato maestro del club, e Carlo Alberto Acutis, sette campionati europei con la maglia azzurra; e poi i dilettanti Gianluca Bolla, Filippo Clerici e Marco Bellini.

Questo di Udine, e quello alle Mauritius rimangono i soli tornei utili per rientrare tra i primi sei giocatori che riceveranno l’esenzione all’US Senior Open 2017.
Di norma il torneo è preceduto dalla classica Pro Am cui partecipano 20 squadre, con un professionista over 50 che prende poi parte all'Open, e tre dilettanti. Una delle squadre era composta di tre disabili veneti: Pietro Andrini e Silvano Favaro (Golf Cà della Nave), e Rodolfo Cappellazzo di Treviso. Non ha dovuto attendere un anno Pietro Andrini per essere convocato, che tale era suo desiderio, come abbiamo visto all’Open d’Italia. Il suo impegno in quella sede gli
Venerdì 21 parte direttamente il Senior Italian Open, 54 buche senza taglio, con i 57 concorrenti.
La prima giornata non è felice per gli italiani: hanno giocato tutti sopra il par. Partito alle 11.30 dalla buca 10 con l’inglese Roger Chapman e il danese Steen Stagnatura, Costantino Rocca andava bene: subito tre par e un birdie. Si è poi arenato con un bogey alla 15, perdendo la confidenza con il putter, ed è proseguito altalenante. Ha chiuso con +3, e così gli altri; un po’ meglio ha giocato Mauro Bianco, finito a +2. Sono al contrario partiti subito all’attacco l'argentino Cesar Monasterio e gli inglesi Barry Lane e Simon P. Brown, che vanno a condurre con 67 (-4).
La seconda giornata, ancora non vede risultato per gli italiani. È invece il cinquantenne gallese Stephen Dodd a primeggiare con 133 colpi (69 64, -9) dopo il giro odierno in cui ha fatto sette birdie e un eagle. Avrà un vantaggio di

Domenica 23, la conclusione: è il gallese Stephen Dodd a vincere la sesta edizione del Senior Italian Open, con un totale di 204 colpi (69 64 71 -9). In un acceso finale ha avuto ragione del connazionale Phillip Price, secondo posto (205, -8). Al terzo lo svizzero André Bossert e lo svedese Magnus P. Atlevi (206, -7). Primi tra gli italiani Costantino Rocca e Mauro Bianco, 41esimi. Buon piazzamento per Gianluca Bolla, primo degli amateur, 48°.
Imbucare quell’impegnativo putt alla 18, ha evitato a Dodd il play off con Price, che ha compiuto i cinquant’anni proprio il primo giorno del torneo. Insieme, hanno posto l’accento sulla supremazia gallese. “….sono un giocatore istintivo, le parole di Stephen Dodd il 50enne di Cardiff, e su questo percorso, molto bello, divertente, preparato in maniera eccellente, ho potuto usare tutta la varietà dei colpi. Mi sono trovato a mio agio".
Aggiungo che è stato unanime, anche da parte degli altri giocatori che ho potuto avvicinare, il consenso sulla scelta del Campo di Udine per il debutto nella scena internazionale.

Da un bel po’ non seguivo da vicino Costantino Rocca, una delle figure più popolari del Senior Tour, ed è stato un piacere andargli dietro. Non è importante il risultato conseguito in queste giornate, Costantino è stato un grande, ha ormai 60anni compiuti, e gioca con chi ne ha dieci di meno. È valido per trasmettere il suo sapere, ed è comunque da ammirare il suo stile semplice, la sua calma, la sua scioltezza. Le sue sono le movenze della grande esperienza.
Gli italiani, professionisti e amatori, che han potuto partecipare al torneo accanto a Costantino Rocca, ne son rimasti gratificati. Soddisfatto infine, il presidente del club Gabriele Lualdi: "Abbiamo voluto il Senior Italian Open perché non c'è migliore occasione per far conoscere un campo molto bello come il nostro se non ospitando un torneo professionistico internazionale. Mi auguro che quest’appuntamento diventi fisso negli anni a venire, tra settembre e ottobre".
Me lo auguro anch’io.
Paolo Pilla

