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Razze, spettacoli e nuove tecnologie nella più prestigiosa kermesse sul mondo equestre
DA OLTRE UN SECOLO, MAGIA E BELLEZZA DEL CAVALLO
Conclusa a Verona la 118esima edizione di Fieracavalli

È stato prezioso il coinvolgimento del Touring Club Italiano nella formazione degli itinerari, come la Route D’Artagnan, un’ippovia che collegherà in quattromila km, sei nazioni europee: Francia, Germania, Olanda, Belgio, Italia, e Spagna. Di estremo interesse anche i più caserecci percorsi: l’ippostrada dei vini, che propone itinerari a cavallo su eccellenze territoriali fornite di adeguati maneggi in zone vinicole del Veneto, o la Malcesine-Monte Baldo a 2mila metri di quota, o tra i paesaggi di Veneto e Trentino Alto Adige alla scoperta delle Dolomiti e delle trincee della Grande guerra tra marmotte e camosci, ma anche in tutte le regioni d’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Da qualche anno gli ippodromi non hanno più quella grande affluenza di pubblico; il turismo

Nel padiglione dedicato agli allevatori di razze straniere c’erano gli Appaloosa, i Quarter Horse, i Paint, la Pura Razza Spagnola con l’Iberico e l’Andaluso, i Lusitani, i Frisoni, i Criolli. Molto ampio, 13mila metri quadrati, lo stand si trasformava in palcoscenico per competizioni e spettacoli: Concorsi di Doma Vaquera, Alta Escuela Espanola, Doma Classica, sfide di monta inglese e americana. Appassionanti le gare adrenaliniche di velocità nelle specialità americane, per gli attratti dal mondo a stelle e strisce: le finali del Campionato Italiano, e il Trofeo delle Regioni di Team Penning e di Gimkana Western.
Gli allevatori italiani si sono esibiti in diverse specialità, e dato spettacolo: dal dressage al lavoro in libertà, al tiro a sei, gare di morfologia, e Arte Eleganza.
Simpatiche anche le attività rivolte ai più piccoli: In un ring ampliato e tribune coperte, spettacoli equestri, e gare di Pony Games. Bambini dai cinque anni hanno partecipato a squadre in un circuito di valenza nazionale.
Come sempre protagonista, il cavallo arabo si riconferma primo attore con il 5° Gran Premio Fieracavalli 2016: “Arabian Horse Gala”. Razza fiera ed elegante in tutti suoi aspetti, con cavalieri di prestigio internazionale, ha messo in luce la poliedricità e le attitudini. Quaranta cavalli, selezionati dai migliori allevatori italiani e stranieri, hanno coinvolto il pubblico nelle gare di morfologia, e hanno dimostrato la versatilità della razza più pregiata al mondo, in grado di esibirsi in diverse specialità: dal dressage al lavoro in libertà, dalla Doma Vaquera al tiro a sei. Tra i migliori per la razza araba, che porta in fiera ben venti tra i suoi esemplari, spicca l’italiano Fontanella Magic Arabians.

Fiore all’occhiello del divertimento targato Fieracavalli, è stato il Gala d’oro 2016 “Sensation”, in cui sono stati dosati con maestria i diversi elementi: esibizioni di dressage, coreografie, caroselli e lavori in libertà. Star della serata, l’Excalibur Horse Show, incredibile spettacolo pirotecnico di un gruppo tedesco. E ancora Laurent Jahan con il suo asino e i cavalli in libertà di Santi Serra Camps, nell’adrenalinico volteggio cosacco. D’impatto anche la finale del Trofeo Derby

Dalla Sony è uscita una curiosità: la prima tecnologia da indossare per il cavallo, un dispositivo che monitora salute e prestazioni dell’animale, collegabile allo smartphone. Inserito nel sottopancia dell’esemplare, lo speciale rilevatore invia attraverso un’app i diversi parametri registrati, soprattutto battito cardiaco, respirazione e simmetria degli arti, permettendo di creare un allenamento su misura, e controllare allo stesso tempo gli indici biometrici. L’Università di Padova ha realizzato un progetto pioneristico che con le tecnologie di bioingegneria oggi disponibili, apre importanti prospettive nella comprensione del legame emozionale tra uomo e cavallo. L’emozione derivata dall’interazione fra esseri umani ed equini, è ora misurabile; lo studio è stato condotto, tra l’altro, mettendo a confronto i rispettivi ritmi cardiaci. Altra curiosità di estremo

Nota di piacere: è stato possibile un vero e proprio viaggio tra le tipicità culinarie delle diverse regioni italiane. Alla riscoperta dei piatti locali della tradizione, si è potuto scegliere di cenare come i butteri della Maremma o gli allevatori trentini.
Un sorriso: «Il prossimo ad avere una statua equestre sarò io. Ho già il progetto pronto: a San Severino o qui a Verona, se mi vogliono, davanti a Castlevecchio. Sarò come Gattamelata e Colleoni, i più grandi bronzi equestri». Così ha proclamato il critico d’arte e opinionista Vittorio Sgarbi, grande estimatore di Fieracavalli, ospite di Class Horse TV. Tra i vip presenti a Veronafiere anche Andrea Bocelli, Matilde Borromeo, Antonella Clerici, Fabrizio Frizzi e Natalia Estrada.
«Il cavallo? Una volta la definivo una passione, ma in realtà è una vera e propria “malattia”» ha detto Bocelli «è un animale meraviglioso, un grande amico, un aiuto, un modo per scaricare lo stress, il migliore che ci sia». Non nasconde la passione che da sempre lo lega al cavallo e di cui si ritiene ambasciatore: «La

Mi piace posare lo sguardo sul TPR (tiro pesante rapido). Mi ricordo bene quando da piccolo lo vedevo trainare un pesante carro con disinvoltura e con elegante maestosità, o quando in tempi più recenti, vedevo Zenzero (Zero), premiato a Verona nel 1987, far bella mostra di sé nel prato del suo allevatore, il mio amico Maurizio Secolo, con cui viveva in simbiosi. Oggi non s’usa più da noi, ma quando capita d’incontrare un TPR al lavoro, in montagna, fa rivivere l’atmosfera d’altri tempi, e immutato è il fascino.
Il progetto “Islander”: È l’Associazione nata per adottare i cavalli recuperati da maltrattamenti o in custodia giudiziaria, è guidata e sorretta da Nicole

Più di 160mila visitatori di cui il 16% straniero, 3.000 cavalli di oltre sessanta razze di diversi alberi genealogici, con più di 200 appuntamenti tra gare sportive e spettacoli, questi i numeri della quattro giorni veronese. Un nuovo record, per il più importante evento internazionale dedicato al mondo equestre. È già in calendario la prossima edizione, dal 26 al 29 ottobre 2017.
Maurizio Danese e Giovanni Mantovani, rispettivamente presidente e direttore generale di Veronafiere, hanno lasciato trasparire la loro soddisfazione per la massiccia risposta all’appuntamento, con l’adesione record di 760 espositori provenienti da ventiquattro Paesi.
Dulcis in fundo, venticinque carrozze originali dell’ottocento con attacchi a tiro singolo, o con pariglie, o con tiri a quattro, e gli equipaggi rigorosamente in costume, sono partite da Fieracavalli alla volta di Piazza Bra, sfilando tra le vie più suggestive della città scaligera a ricreare l’atmosfera d’altri tempi, nella Verona con cui la manifestazione ha un legame culturale che dura da 118 anni.
Paolo Pilla


