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La nostra rubirca sul mondo golfistico a cura di Paolo Pilla
PILLOLE DI GOLF/172: RENATO PARATORE NUOVA STELLA DEL GOLF ITALIANO
Il ventenne coglie il successo al Nordea Masters.
Il torneo si giocava al Barsebäck G&CC (par 73), montepremi 1.500.000 euro. Il percorso era reso difficile dai fairway molto stretti e con numerose alberature, con il gioco infastidito dalla pioggia, e la temperatura fredda. La vittoria di Paratore nella gara più importante di Svezia, segue la brillante prestazione del Trophée Hassan II in Marocco, al seguito di Edoardo Molinari. È il secondo italiano, dopo Matteo Manassero, a imporsi sull’European Tour a questa giovane età.
Si era presentato a Malmö in compagnia dei connazionali Manassero e Bertasio, consapevole di trovarsi difronte ai grandi nomi inglesi, spagnoli, e non solo, ma soprattutto svedesi: Stenson e Noren, protesi a conquistarsi il torneo di casa. Aveva anche in animo di riscattarsi dalla mancata qualificazione all’U.S. Open dello scorso anno in Inghilterra.
Qui al Barsebäck è partito forte già al primo turno, leader, con sessantotto colpi (-5). Un gioco preciso sempre, in ogni parte del campo, ha caratterizzato la prova dell’azzurro che si è visto raggiungere a fine di giornata dall’inglese Max Orrin. Matteo Manassero e Nino Bertasio, gli azzurri che gli facevano sponda, si sono un po’ attardati, ma hanno sempre ampie possibilità di recupero.
Nella seconda giornata Paratore continua a esprimersi bene, seppur non al grande livello di ieri, e conclude al secondo posto a due colpi dal nuovo leader, il gallese Jamie Donaldson. Dopo la partenza, dalla 10, il nostro Campione ha palesato alcune incertezze iniziali che l’hanno fatto quasi uscire dal top ten, a causa di tre bogey. Grazie alle sue qualità tecniche, alla saldezza di nervi e alla sua grinta, ha avuto una reazione quasi rabbiosa, di quelle che riguardano solo i giocatori di caratura: con due birdie di fila alla 11 e alla 12, e altri due in sequenza alla 15 e alla 16, si è portato nuovamente sulla scia di Donaldson, e, in crescendo ha realizzato quattro dei cinque birdie sulle ultime sette buche.
Oggi è previsto il taglio, e purtroppo il nostro Nino Bertasio non lo supera: partito dalla 10 con un promettente birdie, al giro di boa le sue possibilità di rimanere in corsa si sono notevolmente ridotte con tre bogey e un doppio bogey; il bel finale con tre birdie è stato insufficiente. Matteo Manassero ha condotto quattordici buche ad alto ritmo e con quattro birdie arriva fino alla soglia del 20° posto, poi un improvviso black out produce tre bogey nelle quattro buche conclusive, penalizzandolo per quanto di buono aveva fatto vedere, ed è al 58° posto.
Non è andata tanto bene neanche a chi godeva di molto credito alla vigilia; in particolare ai due svedesi Henrik Stenson, numero cinque mondiale, e Alex Noren, ottavo posto, che sono in 25^ posizione, affiancati dai thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, dal cinese Haotong Li, dall’inglese Lee Westwood e dal belga Nicolas Colsaerts.
Nel terzo giro, molto combattuto, conquista la vetta Chris Wood, avanti di un solo colpo su Paratore, che dopo una partenza segnata da qualche incertezze, ha infilato sei par dalla settima alla 12ª buca fornendo prova di acume tattico e di saldezza di nervi, insoliti per uno della sua età. Brivido sull’ultima buca: Olesen, appena sorpassato da Wood, manda la palla tra gli alberi, la smarrisce, perdendo così colpo e distanza, lascia il secondo posto a Paratore e a Hebert Wood. Sarebbe andata anche meglio per Paratore, se la sua palla non avesse fatto cravatta sulla buca, se gli fosse riuscito il birdie, ormai dato per scontato.
Penalizzato dalla stanchezza, Matteo Manassero ha perso posizioni, scivola al 72° posto, avendo girato in 80 colpi, (+7). A un birdie hanno fatto riscontro cinque bogey e un triplo bogey.
E siamo al resoconto finale: un sorprendente Renato Paratore signoreggia nel Nordea Masters. Con una straordinaria prestazione, 281 colpi (68 72 71 70, -11) ha vinto uno dei tornei di maggior peso dell’European Tour, tenendo testa a concorrenti molto più esperti di lui, in un giro molto combattuto; in particolare ha saputo tener testa all’inglese Chris Wood, giocatore di Ryder Cup, che all’ultima buca si è trovato nei pasticci, e perde anche l’opportunità del playoff.
“Grandissimo Renato... e grandissimo è il golf italiano” ha detto il presidente della FIG Franco Chimenti. “La grandezza del golf - ha proseguito - è anche l’assegnazione all’Italia della Ryder Cup. Il golf diventerà un grandissimo sport, sono felicissimo per il successo di questo ventenne dal talento straordinario”. Replica e aggiunge Gian Paolo Montali, direttore generale del Progetto Ryder Cup 2022: “…... il golf ha trovato un nuovo campione".
Bravo Renato, aggiungo io, con il trionfo in Svezia, la tua prima vittoria sul Tour, la sfida più importante di quel Paese, hai vinto uno dei tornei di maggior peso dell’European Tour, e a soli vent’anni ti sei conquistato il posto tra i grandi del Golf.
E il 12 giugno, c'era anche anche Renato al Coni, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontra il mondo dello sport italiano.
Paolo Pilla