La rete gestisce in un territorio che comprende 34 Comuni della Provincia
MIGRANTI, LA RETE DELL'ACCOGLIENZA DIFFUSA COSTRUISCE L'INCLUSIONE
451 persone in settanta tra appartamenti e comunità da 2-25 posti
TREVISO - Che ne sarebbe della nostra vita se, per un misterioso caso, non fossimo nati qui?
Martedì 20 giugno alle ore 18.30, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, voluta dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a Treviso andrà in scena Invisibili, spettacolo teatrale di e con Mohamed BA.
A promuoverlo la Rete per l'Accoglienza Diffusa, l'associazione che riunisce nove soggetti impegnati in modo attivo nella gestione dell'accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati in provincia di Treviso.
Costituita da Caritas Tarvisina, Consorzio Restituire, Consorzio Intesa, le Cooperative La Esse, Una Casa Per l'uomo e Alternativa Ambiente in partnership con Caritas di Vittorio Veneto, le Discepole del Vangelo e la Casa Religiosa Domus Nostra, la RAD opera in collaborazione con la Prefettura, gli enti locali, le realtà e le persone concretamente impegnate nell’integrazione e nell’inclusione sociale dei richiedenti asilo, con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo di buone pratiche nella gestione di strutture di accoglienza, nelle azioni di informazione nel territorio, anche attraverso la promozione di percorsi di conoscenza reciproca e di costruzione di relazioni tra le persone accolte e gli altri cittadini e il supporto organizzativo a tutti coloro che sono disponibili a mettersi in gioco.
Sono 451 i cittadini richiedenti protezione internazionale accolti in una settantina tra appartamenti o piccole comunità che ospitano tra le due e le 25 persone. La rete gestisce in un territorio che comprende 34 Comuni della Provincia di Treviso: Breda di Piave, Caerano di San Marco, Carbonera, Casier, Castelfranco Veneto, Cison di Valmarino, Codognè, Conegliano, Crespano del Grappa, Giavera del Montello, Istrana, Loria, Maser, Maserada, Monastier, Morgano, Motta di Livenza, Oderzo, Ponzano, Povegliano, Preganziol, Quinto di Treviso, Revine, Riese Pio X, Roncade, San Biagio di Callalta, Spresiano, Trevignano, Treviso, Valdobbiadene, Vazzola, Vedelago, Villorba, Vittorio Veneto.
La RAD è il frutto di un percorso di lavoro partito più di un anno fa, con l’obiettivo di sperimentare una collaborazione concreta. Punto di forza di questo laboratorio collettivo è stato il coinvolgimento trasversale di diversi soggetti, ognuno con la propria identità, alcuni dei quali non ancora impegnati direttamente nella gestione dell’accoglienza, che hanno messo a disposizione competenze e potenzialità, rafforzando il lavoro comune. Attivo nel territorio da diversi anni, ogni soggetto fondatore opera in autonomia, attraverso le proprie equipe professionali, con l’opportunità di connettersi in rete per il confronto e lo scambio di buone prassi, con una particolare attenzione al territorio e alle comunità che ospitano i richiedenti asilo, attraverso il dialogo con le istituzioni e l’attuazione di iniziative di sensibilizzazione e di incontro.
La Rete è aperta al confronto con tutti coloro che gestiscono o supportano progetti di accoglienza e, condividendo gli obiettivi e gli scopi dell’Associazione e possano contribuire all’estensione della cultura dell’accoglienza diffusa, l’accettazione della diversità e del pluralismo delle culture come modello di sviluppo di coesione sociale.
Seguendo questo percorso di lavoro, la RAD presenta Invisibili, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Nello spettacolo, proposto con il Patrocinio del Comune di Treviso e la collaborazione di Ritmi e Danze dal Mondo, l’autore e attore senegalese ripercorre e interpreta il cammino di due cittadini africani che si incontrano su una spiaggia e cercano a tutti i costi di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore dall’altra parte della barriera.
Il racconto porta il pubblico a chiedersi: Che ne sarebbe della nostra vita, a noi del nord del mondo, se non fossimo nati qui? Studiare, mangiare, avere casa e cure, lavorare e persino invecchiare, in molti Paesi non sarebbe permesso. Così, negli occhi di due protagonisti, il bisogno raddoppia il sogno. In questo spettacolo, Mohamed BA è contemporaneamente il custode della tradizione africana e il rinnovatore che canta le contraddizioni storiche, sociali e politiche, i sogni, le speranze, i dolori delle comunità africane di fronte al dramma e dei viaggi di migrazione e le speranze di chi lascia tutto senza dimenticare nulla. Invisibili è un viaggio tra passato e presente per capire ed agire. La solidarietà non può rimanere privata, personale. Per essere politicamente feconda, per cambiare il mondo, deve trasformarsi in coscienza civile, tenendo viva la memoria.
Autore e interprete teatrale nato a Dakar, prima di arrivare in Italia ha vissuto in Francia, dove ha pubblicato il romanzo Parole de nègre. Tra gli altri, ha messo in scena Parole fuori luogo, B-Sogni, Negritudine, Canto dello spirito, Sono incazzato bianco. Ha collaborato con numerose associazioni impegnandosi nella diffusione, anche nelle scuole, dei valori dell’intercultura. Nel 2013 dà alle stampe il suo primo romanzo scritto in Italiano, Il tempo dalla mia parte. È fondatore del gruppo Mamafrica, che usa la percussioni per diffondere la cultura africana. Nel maggio 2009 è miracolosamente sopravvissuto a un attentato razzista a Milano.
In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà all'Auditorium Luigi Stefanini, Viale Terza Armata, a Treviso.